Quella tra Bari e Foggia è una sfida storica. Non solo perché domenica al San Nicola si giocherà uno dei derby più sentiti al Sud, ma anche perché vent’anni fa, l’8 giugno del 1997, il numero uno degli arbitri italiani, Pierluigi Collina, al 5’ della ripresa del match che si giocava allo Zaccheria, dopo un fitto lancio di oggetti in campo da parte dei tifosi rossoneri all’indirizzo del portiere barese Fontana (ricambiato dalla curva opposta), decise di invertire il campo, riportando le squadre alla disposizione del primo tempo.
“C’era un fitto lancio di oggetti dalle curve, e dopo il cambio di campo era impossibile proseguire per il comportamento del pubblico quando i portieri erano sotto le curve avversarie; così l’unico modo per proseguire e completare il match senza andare contro le regole è stato quello di invertire nuovamente i campi e completare in questo modo la partita” ha raccontato qualche anno fa Collina a ‘Radio Sportiva’.
Il risultato finale (1-1 con gol di Ventola e Colacone) venne omologato dal Giudice Sportivo nonostante qualche polemica sull’interpretazione, assai estensiva, data dal fischietto bolognese al regolamento.
Al Foggia venne inflitta un’ammenda di 100 milioni di lire con diffida, al Bari di 10 milioni. Tra i pali del Foggia, quel giorno, c’era il compianto Franco Mancini, che l’anno successivo avrebbe giocato proprio con il Bari.
Le due formazioni pugliesi, oggi sono allenate da due ex calciatori che a loro volta hanno scritto pagine importanti. Il timoniere biancorosso è Fabio Grosso, decisivo per l’Italia nella conquista del campionato del mondo del 2006 in Germania. Sua la rete del vantaggio nella semifinale con i padroni di casa e suo anche il rigore decisivo nella finale con la Francia. Il tecnico rossonero è invece Giovanni Stroppa, un grande talento che con il Milan ha tra l’altro conquistato la Coppa dei Campioni del 1990.
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