Quel che sappiamo sull’udienza che ha interrotto il silenzio estivo sulla separazione Totti-Blasi si è celebrata in aula senza i due ex coniugi e, dalle prime indiscrezioni, esplicitando il senso di quella contrapposizione ormai evidente e palese che ha messo una distanza abissale tra il per sempre capitano e la conduttrice televisiva.
Il giorno del principio, dell’avvio, dell’inizio della causa di separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi si è consumato senza che fossero lì ad ascoltare, per una ragione specifica e tecnica.
- Totti-Blasi: l'udienza del 20 settembre
- Messaggi, chat e testimoni
- La prossima convocazione
- Lunedì insieme, ma a distanza
- La guerra dei Rolex
Totti-Blasi: l’udienza del 20 settembre
All’udienza Totti e Blasi non erano presenti: il giudice Simona Rossi non li ha convocati in tribunale per la prima udienza fissata il 20 settembre 2023, una questione tecnica riservata agli avvocati Antonio Conte e Laura Matteucci per l’ex numero 10 della Roma, Alessandro Simeone e Pompilia Rossi per la presentatrice, che hanno presentato due memorie estremamente corpose a cui hanno lavorato lungamente e nelle quali ciascuna parte documenta soprattutto le responsabilità e le reciproche (e presunte) mancanze.
Come anticipato, nel corso di questa lunga estate e nei mesi precedenti, sono stati diverse le occasioni anche pubbliche – come la ormai famosa intervista al Corriere della Sera di Totti – nel corso delle quali si alludeva a situazioni private. Da quel poco che trapela oggi e che ha costituito oggetto di rumors riportato in questi mesi, le rispettive strategie sono opposte.
Messaggi, chat e testimoni
Secondo quel che riguarderebbe la posizione di Ilary, la relazione tra l’ex coniuge e Noemi Bocchi – la quale a sua volta ha vissuto e affronta una separazione dolorosa dall’imprenditore Mario Caucci – costituirebbe la vera causa della crisi coniugale e che quasi certamente verrà chiamata in aula.
Noemi Bocchi e Totti in vacanza a Miami
Dala sua, il capitano non ha mai negato di essere legato a Noemi, ma nella memoria e come anche nelle sue esternazioni pubbliche avrebbe evidenziato certi messaggi trovati, certe allusioni e chat con personaggi che gli avrebbero imposto riflessioni e valutazioni sul loro rapporto.
“Non sono stato io a tradire per primo”, affermò nell’intervista rilasciata a Aldo Cazzullo senza alcun filtro, aggiungendo alcuni dettagli su messaggini e scambi oltre che di una conversazione con la parrucchiera di sua moglie, amica e confidente. Nel dossier studiato e raccolto dai suoi rappresentanti vi sarebbero altri elementi a sostegno di questa convinzione.
La prossima convocazione
Ora la giudice, che si è avvalsa della riserva, dovrà studiare quanto prodotto in queste settimane dagli avvocati e decidere quali prove e consulenze ammettere, quali testimoni consultare: si apre un capitolo nuovo, nella causa Totti-Blasi che non vedrà la luce prima di qualche mese, magari a inizio 2024.
Ieri non erano presenti, ma ciò non vuol dire che non lo saranno in futuro e che non verranno eventualmente convocati testimoni che potrebbero aggiungere elementi utili. E se i tempi non si allungheranno, si andrà avanti ancora a lungo.
Lunedì insieme, ma a distanza
Domenica erano insieme allo stadio Benito Stirpe, in tribuna, Francesco e Cristian Totti per assistere a Frosinone-Sassuolo in attesa della partita che il figlio del capitano avrebbe disputato poi con la Primavera contro la sua Roma. Lo abbiamo visto, poi, sugli spalti del Tre Fontane – poco distante dalla villa del Torrino condivisa prima con Ilary, meno dall’attico in cui risiede con Noemi Bocchi – insieme alla nuova compagna.
Scatti che mostrano un padre intento a mostrare sostegno a un ragazzo che ha appena incominciato a seguire la sua strada. E che anche sua madre, come mostrano i social, ha incitato e applaudito da quegli stessi spalti. Ilary Blasi e l’ex marito sono stati lì, a distanza eppure vicinissimi per assistere a Roma-Frosinone e soprattutto essere vicini al loro primogenito.
Totti e Ilary Blasi ospiti ai box in occasione del GP di Monaco nel 2018
La guerra dei Rolex
Altro capitolo, invece, è la guerra dei Rolex: i giudici di primo grado e di appello le hanno ordinato di riportarli in luogo condiviso, dove siano accessibili a entrambi i coniugi, in attesa di stabilire a chi appartengano.
Tutto pronto: banca, cassetta, orologi così anche Totti potrà verificare l’effettivo numero dei suoi Rolex che Ilary all’epoca prelevò e decise di tenersi. Una questione non secondaria: quanti sono? Quattro, cinque al massimo? Oppure 7-8? Solo dopo aver sciolto quest’ultimo dubbio ci sarà da capire che ne verrà e che cosa accadrà, anche sul piano legale.