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Tra Napoli e Osimhen il muro di Berlino: Victor parla di Pallone d'Oro e di Arabia nel programma di Balotelli

La storia tra Victor Osimhen e il Napoli si complica: il viaggio in Germania non era per la gara con l’Union. Si allungano i tempi di recupero dell’infortunio e si complica la vicenda rinnovo

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il Napoli e Victor Osimhen si trovano divisi da un muro, forse non quello di Berlino di sovietica memoria ma di qualcosa di molto simile. Nel corso delle ultime settimane la distanza tra il giocatore e il club sembra essersi ulteriormente allungata nonostante almeno all’apparenza il caso Tik Tok sia rientrato e i rapporti con Garcia migliorati.

Osimhen e il viaggio in Germania: una falsa pista

Le immagini che sono circolate nella giornata di ieri di Victor Osimhen avevano fatto sperare tutti i tifosi azzurri. L’attaccante nigeriano è stato visto infatti mentre saliva su un aereo di linea in direzione Germania, non Berlino però dove gli azzurri hanno sfidato e battuto l’Union. Il velivolo con a bordo V09 infatti ha preso la direzione di Francoforte dove il giocatore, dopo aver avuto il giorno libero dal club, ha deciso di passare del tempo insieme ad amici. E non è una novità che il nigeriano voli spesso all’estero quando non è impegnato con allenamenti e partite. Una speranza vana per i tifosi che vedevano nel gesto del giocatore di seguire a tutti i costi la squadra una forma di attaccamento alla maglia magari foriero di auspici positivi anche per il futuro.

Infortunio Osimhen: si allungano i tempi del rientro

Il rinnovo però non è l’unica preoccupazione in casa Napoli, benché rimanga ancora un cruccio importante per il presidente Aurelio De Laurentiis, che dopo gli sfoghi in Lega sui diritti tv, spera almeno di convincere il giocatore a firmare e non trovarsi di fronte ad una cessione quasi obbligata la prossima estate.

Si allungano infatti anche i tempi del rientro post-infortunio per Victor. Secondo Il Mattino il giocatore deve sottoporsi a una lunga fase di terapia prima di tornare in campo, difficile però che la previsione di essere presente nel match contro l’Atalanta sia realizzabile ed è probabile che invece dei 40 giorni previsti si possa arrivare a 50.

De Laurentiis-Osimhen: un rapporto incrinato

Victor Osimhen non sarebbe il primo e non sarà l’ultimo “dipendente” del Napoli a entrare in rotta di collisione con Aurelio De Laurentiis. Spesso il presidente azzurro ha avuto momenti difficili soprattutto con i suoi campioni con il caso Higuain e il famoso “es tu culpa” a fare da esempio. La faccenda Tik Tok sembra risolta ma la sensazione è che quel momento di crisi celasse qualcosa dissapore pregresso, coma una mancata cessione nell’ultima sessione di calciomercato.

Napoli aggrappato a Kvaratskhelia

Nelle ultime ore, ma sarebbe forse meglio dire settimane, i tifosi del Napoli hanno vissuto una sorta di slittamento. Se Osimhen, con il suo titolo di capocannoniere, è stato simbolo del Napoli da scudetto e di quello di Spalletti, ora è il georgiano che lentamente si sta prendendo le redini della squadra e il ruolo di leader del presente e del futuro azzurro.

Anche ai tifosi alcuni atteggiamenti del giocatore non sono andati giù, tutta la vicenda legata al video Tik Tok è stata vissuta come costruita ad arte per creare un modo per andare via e in un momento molto delicato, come il cambio in panchina, l’atteggiamento del giocatore e del suo entourage non è proprio andato giù.

Osimhen show su Twitch con Balotelli

Nel frattempo Osimhen è stato ospite di ‘Vox to Box’, il nuovo programma su Twitch che ha per protagonista l’amico Mario Balotelli. Tanti gli argomenti trattati, dal Pallone d’Oro all’Arabia Saudita, allo stesso futuro a Napoli.

Pallone d’Oro? Se verrà sarà una cosa favolosa, per me già essere un giocatore a questo livello è un sogno. Se dovesse arrivare sarebbe fantastico, ma non è un’ossessione. A Napoli mi trovo molto bene: segnare è sempre una emozione, farlo al Maradona ancora di più. Ho la pelle d’oca quando segno perché farlo dinanzi a 50-60mila persone che urlano il tuo nome è incredibile. Il gol più bello? Quello alla Roma all’Olimpico.

Quindi sulle voci relative all’Arabia Saudita:

È un campionato in forte ascesa, ha attratto molti talenti la scorsa estate e molti giocatori sono andati lì. Cosa sceglierei tra Saudi League e MLS? Alle stesse condizioni andrei negli Stati Uniti.

Infine su Spalletti e gli avversari più tenaci:

Spalletti è un genio e non lo dico perché mi ha trasformato come attaccante. Chiede tanto, ma sicuramente può raggiungere risultati con l’Italia, è sulla strada giusta e la Nazionale ha tanti calciatori da mettere a disposizione per lui. Il difensore più tosto che ho affrontato è Romero, che adesso gioca in Premier. Il portiere più bravo Maignan, lo conosco dai tempi in cui giocavamo nella stessa squadra ed è difficile fargli gol anche in allenamento.

La moviola di Union Berlino-Napoli

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