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Tragedia al Mugello: il pilota Davide Longhi, 35 anni, perde la vita in uno scontro in pista

Secondo le ultime informazioni, con il pilota rimasto vittima dello schianto, sarebbe stato presente anche il padre che avrebbe assistito impotente alla scena

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Non è riuscito a sopravvivere alle ferite, provocate dall’incidente all’autodromo del Mugello che lo ha coinvolto. Davide Longhi, 35enne motociclista di Romano di Lombardia in provincia di Bergamo, è morto il 30 giugno a causa dell’impatto che ha coinvolto un altro pilota durante le prove libere della Coppa Italia.

Una morte che ha funestato un week end che sarebbe dovuto essere solo di festa e di passione per i motori, invece è stato funestato dalla perdita di un giovane pilota, non la sola in questa stagione, di appena 35 anni.

La ricostruzione dell’incidente al Mugello

Stando alla prima ricostruzione dell’agenzia ANSA, attorno alle 11, il pilota all’uscita della curva della Bucine ha rallentato per rientrare ai box ed è stato centrato dall’altro pilota che imboccava il velocissimo rettilineo del traguardo.

Fin da subito, l’entità delle conseguenze è stato palese: le condizioni dei due sono apparse subito molto serie ai soccorritori, intervenuti immediatamente.

I soccorsi e il trasferimento in eliambulanza

Secondo quanto riferisce il Corsera, anche il padre di Davide sarebbe stato presente al momento dell’impatto fatale, perché aveva deciso di accompagnare il figlio al Mugello in occasione di questo fine settimana, così speciale.

Il personale del centro medico del circuito toscano, intervenuto subito compresa la gravità, è riuscito a stabilizzare le condizioni dei due piloti, prima del trasporto al vicino ospedale di Careggi a Firenze, che Longhi ha raggiunto con l’eliambulanza.

Purtroppo, come ha confermato l’ufficio stampa dell’Autodromo attraverso un comunicato, le tempestive cure prestate nei suoi confronti non hanno consentito a Longhi di superare le conseguenze delle ferite gravissime riportate nello scontro ed è deceduto attorno alle 15 di giovedì.

L’altro pilota, originario della provincia di Varese e rimasto ferito nell’incidente, sta lottando e versa in gravi condizioni. La sua prognosi rimane riservata.

Chi era Davide Longhi

Longhi era molto conosciuto a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, per il suo carattere estroverso e per via della sua attività nell’ambito della ristorazione e la gestione di un bar, La Pepita d’oro.

La sua tragica scomparsa ha commosso ed emozionato i suoi compaesani, che hanno speso parole di elogio e di affetto nei suoi riguardi e della sua famiglia, molto nota e con un passato nell’amministrazione pubblica della cittadina, dopo aver appreso la sua scomparsa improvvisa.

La sua passione erano le moto, riuscendo a coronare il suo sogno di diventare pilota a cui aveva affiancato l’attività di istruttore, con corsi per amatori sui circuiti di Misano Adriatico e Cremona.

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