“Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire!” – da Paulo Coelho ad Andrea Mussi, il pensiero è stato simile. A Trapani non hanno avuto timore, ma consapevolezza. Tutti uniti per raggiungere un obiettivo, quello della vittoria del campionato e la promozione in Serie C. Dal presidente all’allenatore, fino al direttore sportivo. Un viaggio con un epilogo straordinario: “Fantastico vincere il campionato davanti il Siracusa, come l’Inter nel derby contro il Milan“ – ha detto il direttore sportivo in esclusiva per Virgilio sport. Presente, ma anche futuro, il dirigente dei granata non si pone limiti: “Con questa proprietà credo nella Serie A“.
- Trapani, la gioia di Mussi: "Festa unica, epilogo perfetto"
- Le mosse vincenti di Mussi e il sogno Serie A
- "A Trapani per il presidente. Ho rifiutato categorie superiori"
Trapani, la gioia di Mussi: “Festa unica, epilogo perfetto”
Come ha festeggiato la vittoria?
“Abbiamo fatto una festa unica in Italia per una vittoria di un campionato, con fuochi d’artificio e tanto altro. Una bella cosa organizzata in mezzo al campo dalla nostra proprietà e dal nostro presidente. E poi dopo anche in casa con la famiglia”.
Il dominio del campionato ha reso meno piacevole l’attesa per la vittoria?
“Siracusa e Vibonese hanno tenuto vivo il campionato. Vincere è sempre difficile, abbiamo fatto l’impossibile per restare in fuga, che è più difficile che inseguire. Poi festeggiare in casa contro il Siracusa è stato l’epilogo migliore. Ce lo siamo gustato”.
Un po’ come l’Inter nel derby contro il Milan
“A volte abbiamo guardato anche i loro numeri che sono stati simili ai nostri e siamo riusciti anche a superarli e ora ci teniamo questi record di imbattibilità, gol fatti e subiti. Stiamo gongolando”.
Ha fatto qualche promessa alla squadra per terminare la stagione senza sconfitte?
“Non ce n’è stato bisogno. Zero scommesse o promesse. La squadra è consapevole di poter rimanere nella storia, poi dopo la fine del campionato ci sarà la Poule Scudetto e siamo in finale di Coppa Italia. Queste ultime partite serviranno ai titolari per tenere la forma e a tutti gli altri per mettersi in mostra. Il mister è sempre sul pezzo e i ragazzi lo seguono”.
Le mosse vincenti di Mussi e il sogno Serie A
C’è una sua scelta che rivendica come vincente?
“Di solito un direttore importante può sbagliare la moglie, ma non l’attaccante e il portiere. E credo di non averli steccati. E non parlo solo del numero 1 titolare, ma anche delle riserve. Abbiamo i migliori della categoria (Ujkaj, Antonini e Tartaro fino a fine prestito ndr). E per le punta parla lo score di Cocco, che ha realizzato sedici gol in campionato. Cito loro, però non dobbiamo dimenticare tutti gli altri giocatori in rosa”.
Lei ha detto che il Trapani la fa sentire in Serie A, ma pensa che in futuro si possa raggiungere questo traguardo?
“Sulle basi del club che possa arrivare in Serie A ci metto la mano sul fuoco. La serietà, la forza e gli investimenti del mio presidente possono portare a tagliare questo traguardo. Come si sogna da calciatore, lo si fa anche da dirigente. Se poi non ci credessi non sarei qui. Il percorso è lungo, ma ci proveremo. Forse qualcuno mi prenderà per matto, ma io ci credo”.
Torrisi confermato? Avete già qualche idea per l’estate?
“Torrisi è confermato al 100% come ha detto il presidente in conferenza stampa. Ha manifestato più volte la volontà di trattenerlo. Per gli acquisti è ancora presto perché ancora abbiamo i moduli della Serie D e non possiamo fare acquisti per la Serie C, che è un campionato professionistico. Questo ci permette di fare solo qualche chiacchierata esplorativa”.
Ne avete fatta qualcuna?
“Qualcosina, ma prima di tutto dobbiamo pensare ai rinnovi dei ragazzi che ci hanno portato a vincere il campionato. Poi proveremo a puntare anche su altri volti per continuare a essere protagonisti anche l’anno prossimo. Nomi ancora non posso farne, potrei dirne 100 come uno. E potrebbe essere controproducente”.
“A Trapani per il presidente. Ho rifiutato categorie superiori”
Quale momento dell’anno vorrebbe incorniciare e quando ha capito di poter vincere?
“Incornicerei tutta la stagione, dal primo giorno a oggi. È stato un anno pieno di emozioni, impegnativo ma gratificante. Ho sempre creduto nella vittoria, ma ho capito che sarebbe arrivata dopo la vittoria contro la Vibonese, quando ci siamo lanciati prima della fuga”.
Lei ha detto che ha rifiutato proposte da categorie superiori per il Trapani, quali?
“Le squadre per rispetto dei presidenti non le dico, ma alcune erano di Lega Pro e un’altra di Serie D, importante come il Trapani. Io però ho scelto la proprietà, perché ci sono delle società di categorie inferiori che per la loro forza e professionalità ti posso fare emergere più di altre. E sono contento di questa scelta”.
C’è una cosa che ha imparato in questo anno a Trapani?
“La condivisione di valori e stima tra presidente, dirigente e allenatore. Quando c’è coesione e si va verso lo stesso obiettivo, si diventa imbattibili”.
Cosa vuole dire ai tifosi in vista del prossimo anno in Serie C?
“La nostra proprietà e la nostra squadra hanno dimostrato alla città di meritare essere tifata e seguita. Quindi chiedo che continuino a fare così come questo anno. Ci hanno fatto sentire in un’altra categoria e speriamo di portarli sempre più in alto, dove meritano di arrivare”.