Esulta Trento, anche senza Flaccadori, che dovrà stare fuori almeno per due settimane per una lesione ai flessori della coscia sinistra: seconde finali consecutive per la squadra di coach Buscaglia, che vedrà un re-match delle scorse semifinali. Per la Dolomiti, solito partitone di pura energia da parte di Dustin Hogue, che mette a referto una doppia doppia da 17 punti e 12 rimbalzi, spalleggiato da Shields (17 anche per lui), Forray (16 e 6 assist) e Silins (12 punti frutto di 4 triple). Per la Reyer, non bastano Johnson (5/7 da 3 per 17 punti) e Daye (16 punti, 6 rimbalzi): l’Umana si ferma in semifinale.
Una partita fatta di strappi continui e parziali profondi: il primo arriva nel finale di primo quarto, un 5-0 da parte di Trento per il +5 alla prima sirena; Venezia risponde con un 11-0 in apertura di secondo quarto, ed un 9-1 a cavallo dell’intervallo, che porta gli orogranata sul +8, massimo vantaggio di serata.
Ma quando i campioni d’Italia hanno la chances di portarsi sul +10, perdono un pallone che darà il via al parziale che si rivelerà vincente per Trento, che reagisce con un 18-6 nel terzo quarto, valido per il +7 che si tramuterà anche in un +10. L’Aquila non si distrae e regge alle pressioni del quarto quarto, portando a casa la terza vittoria consecutiva e la serie, grazie ai nervi saldi di Gutierrez ed agli errori della Reyer. Il punto esclamativo lo mette Beto Gomes con una schiacciata da poster su Austin Daye. Nuovamente finale, come un anno fa, e rematch con Milano, come le semifinali di un anno fa. L’anno scorso furono vincenti: coach Buscaglia spera che sia nuovamente così.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com
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