Il sogno di ogni tifoso dell’Inter lo realizza Mauro Icardi, che decide il derby di Milano numero 198 della storia con un colpo di testa al penultimo minuto di recupero, su cross di Vecino, sempre più uomo del destino, e su uscita incerta di Donnarumma. Una scena da incubo per il Milan, che pur creando meno rispetto ai nerazzurri sembrava essere riuscito a condurre in porto un risultato che ne confermava la crescita, seppur lenta, anche rispetto alle grandi. E invece la distanza resta, ora anche in termini di classifica, perché con questo successo l’Inter, che ha ottenuto il settimo successo consecutivo tra Serie A e Champions, mantiene il terzo posto a quota 19 punti, mandando a meno sette la squadra di Gattuso, che ha però una partita da recuperare, quella contro il Genoa.
Il tecnico rossonero perde anche l’imbattibilità nei derby da allenatore, considerando anche la vittoria in Coppa Italia dello scorso 27 dicembre al termine di una partita intensa, ma non spettacolare e con occasioni da rete solo nel primo tempo e quasi tutte di marca interista.
Ecco perché in caso di 0-0, che sarebbe stato il secondo consecutivo nei derby milanesi, evento mai successo nella storia, i rimpianti maggiori sarebbero stati di Spalletti, alla luce del predominio territoriale avuto dall’Inter almeno per la prima frazione. Perché se in parità è anche il conto dei gol annullati, entrambi per fuorigioco ed entrambi nel primo tempo, firmati da Icardi e Musacchio, l’Inter non ha sfruttato il buon momento nella fase centrale del primo tempo, quando de Vrij ha mandato sul palo da azione d’angolo e poi Icardi non è arrivato per un soffio su cross di Vrsaljko. Il Milan ha saputo soffrire e ha saputo gestire la stanchezza emersa su entrambi i fronti in un secondo tempo pieno di contrasti e di attacchi generosi da una parte e dall’altra, ma scarsamente pericolosi, e dominato alla fine dalla paura di perdere.
Poco servito Higuain, intermittente Suso, Spalletti ha avuto qualcosa in più dalle sostituzioni, in particolare Keita, esultando all’ultimo tiro quando il pareggio sembrava scritto. Per il tecnico nerazzurro c’è anche la preoccupazione per l’infortunio a Nainggolan, uscito nel primo tempo per una contusione alla caviglia dopo uno scontro con Biglia e in dubbio per Barcellona. Ai catalani però mancherà un certo Lionel Messi e questo può bastare per completare un weekend memorabile.
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