A 31 anni da quella di Coppa UEFA persa contro l’Inter nel 1991, la Roma conquista un’altra finale europea, la prima della storia della Conference League, battendo il Leicester per 1-0 dopo l’1-1 dell’andata. Nell’atto decisivo a Tirana, il 25 maggio, i giallorossi incontreranno il Feyenoord, che ha pareggiato 0-0 a Marsiglia ma si qualifica in virtù del 3-2 dell’andata.
Comincia decisamente meglio la Roma e dopo un paio di buone opportunità per Pellegrini e Smalling, quando sono appena scoccati i dieci minuti Pellegrini batte un angolo dalla destra e Abraham con uno spettacolare colpo di testa incenerisce Schmeichel e porta in vantaggio i giallorossi.
Al 17’ ancora Pellegrini servito da Zalewski ma Schmeichel gli dice no. Al 32’ Abraham per Zaniolo il cui tiro forse non sarebbe finito nello specchio della porta ma viene comunque deviato in angolo dalla difesa inglese.
Nella ripresa è il Leicester a rientrare meglio in campo, le Foxes al 60’ sono pericolose con Vardy ma il suo tiro fortunatamente viene respinto. Al 79’ altra opportunità per i vincitori della Premier League del 2015-2016 quando c’era Claudio Ranieri in panchina, tra l’altro omaggiato, lui romanista doc, da entrambe le tifoserie a inizio ripresa: Maddison tira centrale e Rui Patricio blocca.
All’80’ occasione del raddoppio per i giallorossi ma Zalewski, servito da Sergio Oliveira, si vede respingere il tiro. All’83’ altro tentativo centrale degli ospiti, stavolta di Iheanacho, Rui Patricio blocca in due tempi. Al 92’ Justin tocca per Maddison che di sinistro calcia di pochissimo fuori.
La partita in pratica si chiude al 95’ su un destro di Sergio Oliveira a sorpresa che viene deviato in angolo da Schmeichel con una mezza papera. All’Olimpico può partire quello che è diventato di fatto l’inno della squadra, “Grazie Roma” di Antonello Venditti e José Mourinho può giocarsi un trofeo già al suo primo anno sulla panchina capitolina.