È ancora Fenerbahce contro Galatasaray. Il derby di Istanbul non finisce proprio mai. E, mentre la squalifica di Mourinho è stata ridotta da quattro a due giornale, i gialloblù fanno causa al club di Mertens, Osimhen e Morata dopo la denuncia di razzismo ai danni dello Special One.
- Turchia, tra Fenerbahce e Galatasaray battaglia infinita
- Mourinho: 'l'insulto choc' e la guerra agli arbitri
- Lo Special One graziato: ridotta la maxi squalifica
Turchia, tra Fenerbahce e Galatasaray battaglia infinita
L’ultima mossa è targato Fenerbahce, che si è ovviamente schierato a difesa di Mourinho. Attraverso i social ‘i canarini’ hanno ufficialmente annunciato di aver intentato causa al Galatasaray per conto del proprio allenatore, chiedendo un risarcimento di circa 50mila euro per “i danni morali” subiti dal tecnico portoghese, al centro di una vera e propria bufera al termine del derby andato in scena lunedì e terminato con un pareggio a reti bianche.
I campioni di Turchia in carica avevano denunciato l’ex allenatore di Inter e Roma per una frase ritenuta razzista rivolta ai membri della panchina giallorossa.
Mourinho: ‘l’insulto choc’ e la guerra agli arbitri
La frase incriminata è quel “saltavano come scimmie” detta nel post partita da Mourinho in riferimento alle proteste della panchina del Galatasaray per un mancato giallo nelle battute iniziali del derby nei confronti di un calciatore del Fenerbahce. Poi, la crociata del lusitano contro quello che definisce “il sistema turco”.
Lo Special One si era complimentato per la direzione del match affidata allo sloveno Vincic, direttore di gara straniero ingaggiato proprio in seguito alle feroci polemiche arbitrali delle ultime settimane, andando poi a cercare il quarto uomo (turco) per attaccarlo de visu: “Se avessi arbitrato tu, questa partita sarebbe stata un disastro”.
Lo Special One graziato: ridotta la maxi squalifica
Inizialmente stangato con quattro giornate di squalifica, in giornata Mou ha ricevuto una bella notizia: il collegio arbitrale ha ridotto la sanzione a due soli turni, confermando quella di una giornata all’allenatore del Galatasaray Okan Buruk. Lo stop non fa riferimento alla frase razzista denunciata dal club che guida la Super Lig turca, ma alle offese rivolte al quarto uomo.
Dunque, per lo Special One ancora una volta è risultata fatale le sua crociata contro gli arbitri. Per non andare troppo indietro nel tempo, basta ricordare tutti gli attacchi sferrati durante la sua ultima avventura italiana al timone della Roma, con Taylor – direttore di gara della finale di Europa League persa col Siviglia – come bersaglio principale dei suoi strali.