Quella del 7 aprile 2024 rimarrà una data impressa nella memoria di tutti i tifosi del Palermo e sarà ricordata come una data storica per la società siciliana.
Il club facente parte del network del City Football Group ha inaugurato il suo nuovo centro sportivo, Palermo City Football Academy, e lo ha fatto con un evento che ha coinvolto tanti protagonisti della storia rosanero, oltre che creator e influencer che hanno dato rilevanza e mediaticità all’evento.
Da Amauri a Pastore, passando per Franco “Ciccio” Brienza e Ignazio Arcoleo: sono state tantissime le leggende che hanno partecipato ad un momento storico per il club.
E chi meglio di loro, che negli anni hanno girovagato per tanti centri di allenamento, può raccontare e capire quanto per il club del Presidente Mirri l’inaugurazione del nuovo Palermo CFA rappresenti un milestone importante per il futuro della società siciliana.
Il nuovo Palermo City Football Academy
La nuova struttura è frutto del modello che il City Football Group sta cercando di esportare nelle sue controllate in giro per il mondo, con standard per la realizzazione di infrastrutture sportive di alto livello.
Un’influenza, quella del gruppo cui appartiene anche il Manchester City, che permette di condividere le migliori pratiche e le ultime tecnologie e innovazioni tra tutti i club appartenenti al network CFG in giro per il mondo.
Dopo Manchester, Melbourne, New York e Montevideo, anche il Palermo CFA è progettato per garantire le migliori performance a giocatori e staff, applicando metodologie di allenamento di successo e garantendo una sostenibilità economica per la struttura.
Senza dimenticare un risvolto sociale, sottolineato più volte anche dal Presidente Mirri, che una struttura si questo tipo può avere sui ragazzi e sul territorio: aree rigenerate e creazione di lavoro per la comunità locale.
Dal punto di vista tecnologico il Palermo CFA presenta uno speciale sistema informatico centralizzato di gestione degli impianti di illuminazione, condizionamento, aerazione, controllo accessi e video sorveglianza (BMS), con un presidio costante di tecnici, manutentori e addetti alla sicurezza.
Il Palermo CFA sorge tra le colline di Torretta, a circa 20 km da Palermo e a pochi minuti dall’aeroporto Falcone e Borsellino, in un terreno di quasi 5 ettari che per oltre tre secoli è stato destinato alla coltivazione di ulivi. E proprio con quegli ulivi la società ha deciso di avviare la produzione di un olio da cucina per valorizzare ancora di più le bellezze cittadine a marchio rosanero.
Il Centro Sportivo del Palermo FC, il primo in oltre 120 anni di storia del Club rosanero, è costituito da due campi in erba naturale delle stesse dimensioni del terreno di gioco del “Renzo Barbera” (105 x 68 m), un campo in erba naturale di dimensioni ridotte (32 x 32 m) dedicato agli allenamenti dei portieri, un Main Building ed una Club House.
Il Main Building
Il Main Building è il centro nevralgico del Palermo CFA. Si estende per 1.650 mq ed è caratterizzato dall’imponente ed avveniristica Main Gym che spicca nella parte centrale della struttura, svettando sopra ai due campi da calcio.
Il Main Building è costituito da:
- Uno spogliatoio riservato ai calciatori della Prima Squadra maschile;
- Uno spogliatoio riservato ai calciatori della formazione U19 maschile;
- Cinque spogliatoi riservati ai componenti degli staff;
- Una Media Room;
- Tre uffici riservati alla Direzione Sportiva, all’Allenatore
- e al Team Manager;
- Una sala Video Analyst;
- Una sala riunioni riservata allo staff Performance;
- Una sala fisioterapia;
- Due sale mediche;
- Una Main Gym;
- Un Performance Lab;
- Una Recovery Room;
- Una Nutrition Room;
- Tre magazzini destinati al deposito del materiale sportivo;
- Una lavanderia;
- Un appartamento per il custode.
La Club House
La casa padronale del ‘700 presente nel territorio individuato per la costruzione del Palermo CFA è stata sottoposta ad un integrale restauro conservativo ed è il posto in cui si svolge tutta l’attività extra campo della squadra. Qui giocatori e staff hanno a disposizione spazi comuni e apposite aree relax attrezzate per passare del tempo insieme.
Questo edificio di 360 mq è sviluppato su due livelli: al piano terra è stato creato un ristorante, completamente fornito con strumentazioni di alta gamma e un team di cucina specializzato, attivo ogni giorno per i pasti del gruppo squadra.
Il piano superiore, invece, ospita tutte le aree sociali, con l’affaccio sulla tenuta di ulivi e l’affascinante panorama delle colline di Torretta.
Quanto è costato il centro sportivo del Palermo?
Il progetto del nuovo Palermo CFA non nasce con l’avvento del City Football Group nella città siciliana, bensì possiamo dire che ha permesso ancora di più ai ricchi arabi di pensare che la scelta di investire su Palermo potesse essere una buona opportunità a livello italiano.
Spesso uno dei motivi per cui imprenditori e investitori stranieri preferiscono realtà diverse rispetto ai club italiani risiede nella burocrazia necessaria associata alla messa in piedi di un’opera di questo tipo.
Come successo per il Viola Park, l’investimento e la volontà del privato (in questo caso il Presidente Dario Mirri) sono state due componenti fondamentali per la realizzazione del progetto.
Nell’ottobre 2022 si attendeva l’ok da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo per il finanziamento del 70% del progetto. Una burocrazia che ha bloccato l’inizio dei lavori e una richiesta poi bocciata hanno portato il Presidente Mirri e il CFG a finanziare interamente un progetto da 5 milioni di euro totali.
Importante sottolineare come si tratti di un progetto antecedente all’avvento del City Football Group ed è proprio per questo motivo che il network che include anche il Manchester City tra le sue squadre ha deciso di investire sul Palermo conscio del fatto di trovare una proprietà già pronta ad assecondare una crescita che con l’arrivo del CFG poteva solo avere un’accelerazione.
Il nuovo Palermo CFA è e sarà un punto di riferimento tra i club del Sud trattandosi di un progetto pioneristico in un contesto come quello italiano in cui si fa fatica a finalizzare idee che spesso restano su carta per motivi diversi.
“Il City Football Group rappresenta il miglior porto per una squadra di calcio perché non ha solo risorse economiche ma soprattutto competenza tecniche e manageriali. Il Palermo CFA rappresenta il primo elemento concreto che da quando il CFG è arrivato a Palermo. Abbiamo lavorato insieme partendo da un progetto che già stavamo portando avanti e il fatto di avere già tra le mani un progetto come questo ha certamente stimolato il CFG a scegliere Palermo e il Palermo“, ha detto il Presidente Dario Mirri.
“Oggi il centro sportivo di Torretta rappresenta il meglio che ci possa essere in Sicilia e nel Sud Italia, pensato e costruito a dimensione del Palermo. I tifosi, e mi ci metto anche io, sognano sempre vittorie e promozioni, e chi più di me può capirli. Questo traguardo del centro sportivo è una promozione vera, una promozione da cui non possiamo più retrocedere. E questo è un grande traguardo per la nostra società e i nostri tifosi“, ha concluso il Presidente Mirri in una dichiarazione rilasciata a margine dell’evento.
Obiettivo Sostenibilità
Il Palermo CFA, situato in un contesto naturale di pregio, ha preservato la flora locale salvaguardando, piantando e ricollocando oltre 400 alberi e nuove piante tipiche della macchia mediterranea per un totale di 30.000 mq di aree verdi.
A pochi metri dalla nuova cucina della Club House, è stato realizzato un “orto sociale”, curato da Silvio Di Stefano, appassionato tifoso rosanero disabile specializzato in agraria.
I prodotti coltivati a km zero secondo stagionalità da Silvio, storico abbonato e membro dell’associazione “Amici Rosanero”, saranno utilizzati dalla cucina del centro sportivo per i pasti della squadra. Nell’ambito di questa attività sono previste attività didattico-sociali destinate in particolari alle associazioni benefiche del territorio, in linea con i progetti per la comunità promossi e sostenuti da City Football Group in tutto il mondo.
Il Palermo CFA presenta anche un sistema riguardante l’energia rinnovabile fornita dai pannelli solari in copertura che alimenta parzialmente le caldaie dell’ACS generando una potenza di 36,105 kW.