C’è una foto che ha commosso per la tenerezza, il trasporto amplificato dalla consapevolezza che quel padre con stretto il suo bambino sta vivendo una delle crisi più drammatiche dalla caduta del muro di Berlino, alle porte dell’Europa. Quell’uomo, ritratto in una delle immagini simbolo di questo conflitto, è Bohdan Tsymbal, biathleta di appena 24 anni nato a Sumy, in Ucraina e divenuta una delle città simbolo, martoriate dall’offensiva russa.
Ucraina: l’immagine simbolo con Tsymbal, biathleta di Pechino 2022
Il ricordo di Pechino 2022, forse, è appannato da questo presente segnato da bombardamenti dalla portata imponente e senza alcuna ricollocazione nel perimetro del rispetto di civili e delle elementari regole che disciplinano un conflitto, con le atrocità viste su Mariupol, la stretta su Kiev e l’iniziale minaccia nei confronti di Odessa.
Tsymbal si è piazzata al nono posto nella rassegna più ambita da tutti gli sportivi, i Giochi Olimpici, ma oggi vive sotto la continua minaccia dell’avanzata russa in un ritratto che lo vede con il figlio neonato sul petto, entrambi addormentati su un giaciglio improvvisato, come capitato alle donne che hanno partorito in metropolitana e che lì, assieme alle ostetriche e al personale medico e sanitario, attendono.
Bohdan Tsymbal (Bogdan, nella scheda sul sito ufficiale delle Olimpiadi) ha indossato con orgoglio la divisa dell’Ucraina e a Pechino ha gareggiato, mentre l’acuirsi della situazione ucraino incominciava appena a preoccupare. Sono trascorse poche settimane, eppure sembra essere tornate indietro in un tempo remoto.
Tsymbal olimpionico di biathlon a Pechino 2022
Era impegnato in tre gare: le due prove individuali (55° nella 20 km e 66° nella 10 km), oltreché nella staffetta. Terminate le competizioni, in un clima sempre più pesante mentre le truppe russe continuavano ad ammassarsi al confine, Tsymbal è rientrato in patria, per unirsi alla sua famiglia.
E ieri il Parlamento Ucraino, sul proprio profilo twitter, ha pubblicato questa foto che vi mostriamo del biatleta abbracciato al figlio, un neonato, in un rifugio antiaereo adagiati su un giaciglio improvvisato, stremati. Una immagine potente e devastante, che è accompagnata da una didascalia eloquente:
“Buona notte, Europa!
Sogni dolci e tranquilli”.
Chi è Bogdan Tsymbal
Dopo il debutto nel 2016, Bohdan ha conquistato un argento e un bronzo agli Europei juniores del 2018. Il debutto in Coppa del Mondo arriva nel gennaio 2020 a Oberhof. Da allora ha preso parte alle principali competizioni internazionali, fino alle Olimpiadi delle scorso febbraio sotto la bandiera dell’Ucraina.
Ha rappresentato la Ucraina ai Giochi olimpici invernali di Pechino 2022, classificandosi 55º nella 10 km sprint, 66º nella 20 km individuale, 9º nella staffetta 4×7,5 km, con Anton Dudčenko, Artem Pryma e Dmytro Pidručnyj.
Il biathlon è uno sport molto diffuso in Ucraina e, purtroppo, conta già una vittima tra i suoi talenti più giovani: Yevghen Malyshev, 20 anni, nazionale juniores nel 2020, si era nel frattempo arruolato e a fine febbraio, ma come confermato dalla federazione ucraina di biathlon, è rimasto ucciso durante uno scontro con le truppe russe.
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