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Udinese capolista: i segreti di Runjaic, l’ex assicuratore è l’ultima scommessa vinta da Pozzo

La Serie A scopre Kosta Runjaic, il tecnico approdato in Italia da sconosciuto che ha portato l'Udinese in vetta alla classifica dopo quattro giornate.

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

È proprio vero: le via del pallone sono infinite. E così capita che lo sconosciuto allenatore approdato in Serie A con un passato da assicuratore si ritrovi a guardare tutti dall’alto in basso. Vola l’Udinese di Kosta Runjaic, ennesima scommessa vinta dalla famiglia Pozzo. Dieci punti in classifica dopo quattro turni e la clamorosa rimonta a Parma frutto delle sue mosse, tutte vincenti.

La Serie A scopre Kosta Runjaic: Udine è già pazza del tedesco

Ci vuole un’enorme dose di coraggio a non confermare il tecnico della salvezza (Fabio Cannavaro) per puntare su un allenatore di cui si sapeva poco o nulla. A Udine, si sa, la competenza è di casa. Ed ecco che oggi tutti lodano Kosta Runjaic per aver portato i bianconeri in cima alla classifica. Partiamo dalla fine. Dalla remuntada pazzesca del Tardini. Da 2-0 a 2-3, con i bianconeri che nella ripresa hanno ribaltato il Parma in mezzora grazie alle intuizioni del tedesco, che ha indovinato tutti i cambi.

Ekkelenkamp, Kabasele, Zarraga e Davis hanno trasformato i friulani, lasciando di sasso i tifosi emiliani che già pregustavano un successo in scioltezza. Non solo: Runjaic ha avuto il grande merito di rilanciare Thauvin, la scorsa stagione lontano parente del giocatore ammirato a Marsiglia, e Lucca sta iniziando a segnare con regolarità. Chapeau.

Chi è Runjaic: l’ex assicuratore in vetta al campionato italiano

Classe 1971, nato a Vienna ma cresciuto in Germania, è figlio di genitori di origini slave. Si definisce un “self made man”: dopo aver provato senza fortuna a diventare calciatore, si è messo a vendere assicurazioni con l’obiettivo, però, di imporsi in panchina. C’è chi si ritrova la strada spianata e chi, invece, la gavetta deve farla proprio tutta. È il caso di Runjaic, che riesce a mettersi in mostra nella seconda divisione tedesca alla guida del Kaiserslautern (dal 2013 al 2015), proponendo un calcio offensivo, salvo poi passare al Monaco 1860 dove viene esonerato dopo una manciata di mesi.

La Germania gli chiude le porte in faccia senza neppure un assaggio di Bundesliga e, quindi, decide di rimettersi in gioco nel campionato polacco. Nel 2017 l’avventura al Pogoń Stettino, club di metà classifica, prima del biennio al Legia Varsavia con cui cala la doppietta Coppa nazionale e Supercoppa che gli vale la chiamata dell’Udinese.

I segreti di Runjaic: così l’Udinese ha conquistato il primato

Kosta lo ha detto in occasione della sua presentazione tra lo scetticismo generale: “Vendevo assicurazioni, oggi alleno in Serie A: non mi sono mai posto limiti”. Una mentalità che si riflette nel modo in cui la sua Udinese sta in campo. Il 3-4-2-1 di Runjaic non è certo votato al catenaccio. Tutt’altro. I bianconeri propongono un calcio offensivo e aggressivo, che è figlio di un lavoro maniacale con allenamenti sì intensi, ma in cui non mancano momenti più light studiati per cementare il gruppo. Il tecnico tedesco si sta dedicando anima e corpo al progetto Udinese ed è probabilmente il motivo per cui la famiglia non lo ha seguito nella sua nuova esperienza italiana.

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