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US Open, Sinner come Nadal nel 2017: che occasione per Jannik. Giallo ricorso WADA sul caso doping

Come Nadal nel 2017, Sinner è arrivato in semifinale allo US Open da n°1 al mondo come unico top-10 rimasto: intanto Becker spiega come la rivalità con Alcaraz può dare una spinta in più a Jannik, mentre c'è il giallo sul ricorso della WADA

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Senza Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Alexander Zverev e non solo in semifinale, Jannik Sinner ha la ghiotta occasione di conquistare il suo secondo slam della carriera allo US Open non essendo presenti altri top-10 tra i quattro giocatori rimasti in corsa. Una situazione analoga a quella vissuta da Rafael Nadal nel 2017, quando da n°1 ATP senza rivali conquistò il suo terzo titolo a New York.

Secondo Boris Becker a spronare l’altoatesino ci sarebbe anche la volontà di raggiungere Carlos Alcaraz nel numero di slam stagionali vinti. Giallo invece sulla data ultima per il ricorso della WADA all’assoluzione di Sinner dal caso doping.

Lo US Open si conferma lo slam più imprevedibile

Che lo US Open sia lo slam più imprevedibile della stagione non è certo una sorpresa. Quello newyorkese è stato infatti il major che negli ultimi vent’anni – quindi comprendendo tutto il periodo di dominio dei fab4 – ha avuto più vincitori differenti (10), compresi ben quattro (Juan Martin Del Porto, Marin Cilic, Dominic Thiem e Daniil Medvedev) che hanno nel torneo che si disputa a Flushing Meadows l’unico slam conquistato in carriera.

L’edizione 2024 non ha voluto essere da meno e, anzi, sembrerebbe essersi addirittura superata, perché va bene l’imprevedibilità, ma per pronosticare l’assenza di Novak Djokovic, Alexander Zverev e tutti gli altri top-10 (a esclusione ovviamente di Jannik Sinner) in semifinale probabilmente non sarebbe bastata nemmeno la sfera di cristallo.

Sinner come Nadal nel 2017

L’assenza in semifinale di avversari in top-10 porta ovviamente a considerare Sinner come il favorito n°1 alla vittoria finale. La situazione di Jannik, arrivato tra i migliori quattro con Taylor Fritz (testa di serie n°12), Frances Tiafoe (n°20) e Jack Draper (n°25 e suo prossimo avversario), è pressoché identica a quella vissuta da Rafael Nadal nel 2017. Lo spagnolo, allora n°1 del mondo come l’altoatesino oggi, arrivò in semifinale insieme a Juan Martin Del Potro (testa di serie n°24 e battuto proprio nel penultimo atto), Pablo Carreno Busta (n°12) e Kevin Anderson (n°28), che lo spagnolo sconfisse in finale per conquistare il suo terzo titolo allo US Open.

Per Becker Sinner è favorito: “Vuole eguagliare Alcaraz”

Della sfida in semifinale di stasera con Draper e della possibile finale contro uno dei due statunitensi ha parlato anche Boris Becker a La Gazzetta dello Sport: “Non sarà una partita così semplice per lui ma alla fine credo che vincerà Sinner. Draper sarà certamente nervoso: anche se non ha ancora perso set dall’inizio del torneo, questa è la sua prima semifinale Slam e in queste gare l’esperienza conta molto. In più, essendo compagni di doppio, Jannik conosce bene il suo gioco”.

Sull’ipotetica finale contro Fritz o Tiafoe Becker ha detto: “Jannik ha già sconfitto Tiafoe in finale a Cincinnati, forse Fritz è un po’ più pericoloso perché serve molto bene, ma credo che una volta in finale il numero 1 del mondo avrà una motivazione extra”.

La motivazione extra secondo Becker risiederebbe nella rivalità con Carlos Alcaraz: “Lui ha vinto Roland Garros e Wimbledon e molti considerano lo spagnolo il giocatore dell’anno anche se si trova al numero 3 del ranking. Jannik è un uomo orgoglioso e sono certo che vorrà eguagliare Carlos nel numero degli Slam della stagione e chiudere il dibattito”.

Sul cado doping Becker sta con Jannik

Il sei volte campione slam ha anche parlato del caso doping di Sinner, affermando di credere ciecamente in lui e di essere felice della sua assoluzione: “Ha sofferto mesi per la positività, ma ha vinto la sua battaglia e ha dimostrato la sua innocenza. Conosco Jannik e sono assolutamente certo della sua onestà e sono molto felice per lui, per il team e la sua famiglia, che tutto si sia risolto con l’assoluzione”.

Il giallo sul ricorso WADA

A proposito del caso doping, non è ben chiara la data ultima per il possibile ricorso della WADA alla sentenza dell’Itia sull’innocenza di Sinner. Secondo quando era trapelato inizialmente, il ricorso sarebbe stato possibile entro 21 giorni dalla sentenza (ovvero entro oggi venerdì 6 settembre compreso), ma secondo altre interpretazioni il ricorso sarebbe possibile fino a 42 giorni dalla sentenza. La speranza è comunque sempre quella che Jannik possa definitivamente mettersi alle spalle questa storia e continuare la sua brillante carriera con serenità.

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