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Caterina Banti, addio al veleno alla vela: "Ambiente maschilista. Luna Rossa? Date una possibilità alle donne"

La denuncia della due volte campionessa olimpia nel misto di Necra 17: "Le donne a un certo punto spariscono e non me ne capacito. Luna Rossa è come la Formula 1"

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Redazione

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Dopo aver dato tanto, tantissimo, alla vela, Caterina Banti saluta con un pizzico di veleno lo sport che l’ha vista grande protagonista incoronandola campionessa europea, mondiale e due volte oro olimpico nella Nacra 17 mista in coppia con Ruggero Tita. Con le immagini di Parigi 2024 ancora negli occhi, intervistata da La Repubblica, la 37enne romana non manca di denunciare disparità di trattamento tra donne e uomini: “È un ambiente maschilista” e lancia una frecciatina anche a Luna Rossa.

Banti dice addio alla vela

A pochi mesi da Parigi 2024, la due volte campionessa olimpica nel misto di Nacra 17 in coppia con Ruggero Tita, Caterina Banti, annuncia il ritiro dalla vela e svela la voglia di maternità: “Ho un compagno e vorrei un figlio. Ora devo costruirmi un pezzo di vita lontano dalle onde, anche perché non appartengo ai corpi militari”.

“Ho iniziato l’attività agonistica già da grande, a 23 anni. A 34 ho vinto con Tita il primo oro olimpico, a 37 ci siamo riconfermati. Dallo sport ho avuto molto, ma gli anche dato tutto: ginocchia, schiena, mani, polsi, caviglie. Non mi sono risparmiata infortuni… sono abbonata a cervicale e pubalgia“.

La denuncia contro la World Sailing

Ma se gli infortuni, Caterina sembra pronta ad accettarli, quello che proprio non le va giù è la mentalità a suo dire troppo “maschilista” che l’ambiente della vela si porta dietro: “Questa cosa mi ha delusa. Faccio un esempio per spiegare meglio: la World Sailing ha annunciato i finalisti del Premio dell’anno. Nella categoria maschile c’è Ruggero Tita e ne sono contenta, ma in quella femminile io non ci sono. Nella categoria a squadra siamo nominati insieme, ma Ruggero non gareggia da solo, i titoli li abbiamo vinti in coppia”.

“Sembra che conti solo la relazione sessuale”

“Tra i giovani – prosegue la campionessa – c’è Vittorio Bonifacio, ma non Lisa Vucetti, la timoniera. Eppure sono un equipaggio misto. La Fiv ha immediatamente chiesto spiegazioni, ma io mi chiedo perché mai le donne a un certo punto scompaiono? In un momento in cui il mondo olimpico, le istituzioni, federazioni e Coni e persino la Coppa America si aprono alla parità di genere? Non mi capacito“.

“Sembra che anche ai media l’unica cosa che conta quando si fa coppia nella vela sia la questione fisica e di attrazione. A Tokyo, chiedevano sempre a Tita e a me perché non fossimo fidanzati. Sembrava interessasse solo la relazione sessuale, non la collaborazione vincente, le performance o le storie personali”.

L’appunto a Luna Rossa

Il discorso passa inevitabilmente alla volontà di Patrizio Bertelli di non volere team misti per Luna Rossa. Una decisione netta sulla quale la Banti lancia un appello: “Lui è un uomo d’altri tempi, quando le donne mettevano paura, portavano disturbo e disgrazie, ma io penso che se non ci viene data l’opportunità di provare, come si fa a dire che non siamo adatte. Occorrerebbe metterci alla prova e, solo dopo, al massimo scartarci. Però, dopo, non prima. Altrimenti come facciamo a diventare brave se non abbiamo opportunità? Se non si inizia mai, come in F1, è un’esclusione dettata dal pregiudizio“.

I problemi con la bulimia e un futuro tutto da scrivere

L’intervista si chiude con uno sguardo indietro, ai problemi della gioventù: “Da piccola ero cicciottella e mi chiamavano Bantenottera. Ho sofferto di bulimia, ma da lì ho capito che per vincere devi prima risolvere il tuo problema come persona. Nessuno sarà mai perfetto”.

E uno occhio al presente: “Mi sono iscritta all’università, alla Luiss, al Master in Public Affairs and External Relations e al corso di management olimpico del Coni, oltre a essere candidata di genere al Consiglio Nazionale della Federvela in rappresentanza degli atleti”, insomma, tante altre medaglie (diverse da quelle olimpiche, ma ugualmente importanti) aspettano Caterina Banti, una leggenda della vela e dello sport italiano tutto.

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