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Vela, Tita e Banti sono imbattibili: terzo mondiale di fila nel Nacra 17

Terzo successo consecutivo nella Nacra 17 per la coppia composta da Ruggero Tita e Caterina Banti, che strappano così il pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Parigi, stiamo arrivando: Ruggero Tita e Caterina Banti la strada l’hanno già impostata nel loro personalissimo navigatore, perché nelle acque di Den Haag (L’Aia) hanno ribadito una volta di più di essere autentici fuoriclasse della vela. E lo hanno fatto conquistando per la terza volta il titolo mondiale nella classe Nacra 17, bissando l’oro vinto un anno fa nelle acque canadesi di Nova Scotia (il primo, datato 2018, arrivò ad Aarhus, in Danimarca) e ponendosi come la coppia da battere in vista della rassegna a cinque cerchi in programma tra poco meno di un anno, nella quale si presenteranno da campioni olimpici in carica.

Il binomio Tita-Banti, insomma, continua a regalare gioie e soddisfazioni a profusione: con quella conquistata nei Paesi Bassi fanno 8 medaglie d’oro nelle principali competizioni veliche dal 2017 a oggi, poiché oltre alle tre vittorie iridate e all’oro olimpico di Tokyo 2020 ci sono da aggiungere pure quattro titoli Europei

Dominio incontrastato

A Den Haag la coppia azzurra ha fatto letteralmente il vuoto dietro di sé, mostrandosi pienamente convinta dei propri mezzi sin dalle prime giornate di gara. La medal race finale si è rivelata fin troppo semplice: a dispetto di un vantaggio rassicurante accumulato sulla concorrenza, con i soli britannici John Gimson e Anna Burnet ancora in grado di insidiarne la leadership, i due italiani non hanno badato a calcoli, vincendo nettamente anche l’ultima regata dopo averne conquistate 8 delle prime 9 disputate nel corso della competizione (sarebbe bastato un ottavo posto per confermarsi campioni del mondo).

E la vittoria ha un sapore oltremodo speciale pensando al fatto che garantisce da subito la qualificazione a Parigi 2024, seppur il pass non sia nominale (in pratica potrebbero beneficiarne altri atleti italiani, qualora i commissari tecnici tra qualche mese dovessero avanzare dubbi su Tita-Banti a favore di altri equipaggi in grado di offrire maggiori garanzie di successo).

Appare però improbabile che la coppia venga privata della possibilità di bissare l’oro olimpico, pensando anche al fatto che è stata capace di confermarsi campione in carica in tutte le maggiori competizioni alle quali hanno preso parte (Olimpiadi, Mondiali ed Europei) nella disciplina del catamarano volante misto. Un primato da difendere a novembre, quando in Portogallo si tornerà in acqua per i campionati continentali a Vilamoura.

Curiosità

Il quadro di giornata avrebbe potuto rivelarsi ancora più bello se Vittorio Bissaro e Maelle Frascari da un lato e Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei (vice campioni mondiali nelle ultime due edizioni) dall’altro fossero stati in grado di effettuare la rimonta e guadagnare un posto sul podio. Invece, dietro alla coppia britannica Gimson-Burnet (argento a Tokyo 2020) si è piazzata quella svedese composta da Emil Jarudd e Hanna Jonsson, impedendo all’Italia di portare a casa un’altra medaglia.

Quanto alla coppia d’oro della vela azzurra, Ruggero Tita a 31 anni continua a mietere successi ed è sempre più l’uomo copertina del movimento: laureato in ingegneria informatica, appassionato di sport estremi, Tita ha avuto una ribalta importante anche nel corso dell’America’s Cup 2021, quando è stato investito del ruolo di opinionista dalla Rai dopo che, per via dello slittamento delle Olimpiadi dal 2020 al 2021, non era potuto salire a bordo di Luna Rossa, con la quale ha però collaborato durante tutto il periodo della competizione (anche a distanza).

Caterina Banti, 36 anni, ha un passato da scout e un avvenire che continua a profumare dell’acqua del mare. Laureata in Storia e Civiltà dell’Oriente e del Mediterraneo, parla cinque lingue (arabo incluso) e ha sperimentato tante discipline quali equitazione, scherma e danza classica prima di farsi rapire dalla vela, che a 20 anni irrompe nella sua vita grazie al fratello Giacomo, a sua volta velista provetto. Anni di apprendistato, poi i trionfi con Tita e adesso una nuova missione, quella di tornare da Parigi con una medaglia al collo. Se d’oro, tanto meglio. Per quelle che sono le avvisaglie, un proposito più che legittimo.

Vela, Tita e Banti sono imbattibili: terzo mondiale di fila nel Nacra 17 Fonte: ANSA

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