Il tecnico del Milan Stefano Pioli vince contro il Venezia nella sua 400ima panchina in Serie A (ottavo allenatore nell’era dei tre punti a vittoria a raggiungere questo traguardo nella competizione). Un netto 3-0 a firma Ibra e Theo Hernandez (doppietta) che proietta i rossoneri in testa alla classifica di Serie A.
Questo il commento del tecnico rossonero, che crede che questo sia finalmente l’anno della conferma per la sua squadra:
“Questo deve essere l’anno della nostra conferma, dobbiamo dimostrare di essere tornati competitivi. Non ci nascondiamo perché per vincere manca uno step importante e vedremo se riusciremo a superare questo ultimo tassello. Non era una gara facile, siamo stati bravi a renderla semplice. E’ stata una vittoria di squadra. Abbiamo avuto un periodo di emergenza da novembre in poi, abbiamo avuto tanti infortunati e hanno dovuto giocare sempre gli stessi. Abbiamo sfruttato bene la sosta, siamo contenti di queste due vittorie. Dobbiamo andare avanti così”.
Il Milan con questa vittoria raggiunge quota 48 punti, primo in Serie A per via delle due partite ancora da giocare dell’Inter (questa sera a San Siro con la Lazio e la gara di Bologna):
“I nostri tifosi devono essere orgogliosi per come gioca la squadre e per lo spirito con cui scendono in campo. Li ringraziamo per la loro vicinanza, peccato che nelle prossime partite casalinghe non potranno essere in tanti”.
Presto arriverà il momento di affrontare il serie Juventus e Inter (il 23 gennaio e il 6 febbraio). Proprio per questo, capita giustissima l’ammonizione di Sandro Tonali, che era diffidato e salterà dunque solo la gara con lo Spezia:
“Voluta? Sono situazioni di gioco, siamo stati aggressivi e quindi può capitare. Quando sei in diffida capita prima o poi di prendere un giallo, giocherà qualcun altro contro lo Spezia. Le partite valgono tutte tre punti, non pensiamo a Juve o Inter”.
I rossoneri sono poi tornati ad avere un bel passo in campionato una volta eliminati dalle coppe europee. Per il proseguo della stagione può essere un vantaggio come lo fu per l’Inter lo scorso anno?
“E’ sempre meglio stare dentro le coppe. Avevamo un girone difficile, ma dopo Madrid avevamo ancora una chance di passare il turno. Chiaro che avere settimane intere per lavorare è un piccolo vantaggio, ma non siamo felici di non essere più in Champions. Si parla tanto dell’Inter dell’anno scorso, ma non è semplice fare un girone di ritorno da 50 punti come hanno fatto loro un anno fa. La nostra consapevolezza è nata da tutte le esperienze che stiamo facendo, sia positive che negative. I giovani stanno diventando più maturi. Theo, per esempio, è cresciuto ed è più maturo rispetto ad un anno fa. Siamo una squadra giovane, ma mentalmente siamo più maturi. Per vincere la strada è ancora lunga, ha ragione Allegri quando dice l’Inter è la favorita e le altre sono più o meno sullo stesso piano. Noi dobbiamo continuare a lavorare sui noi stessi”.