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Vettel svela tutto: "Ecco dove ho perso il Mondiale"

Il ferrarista ripercorre il 2018: "Non abbiamo mai avuto una monoposto superiore".

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Vettel svela tutto: "Ecco dove ho perso il Mondiale" Fonte: 123RF

Sebastian Vettel in una lunga intervista a Motorsport.com parla dell’amaro 2018 della Ferrari, iniziato con tante speranze per il Cavallino Rampante e chiuso con il quinto trionfo iridato del rivale Lewis Hamilton.

Il tedesco ripercorre il Mondiale e non è d’accordo con chi sostiene che la Ferrari fosse migliore della Mercedes: “E’ giusto dire che abbiamo avuto una monoposto molto competitiva, ma non concordo con chi ha la percezione che la nostra vettura sia stata dominante in Belgio. Se ripenso ai risultati che abbiamo ottenuto da inizio anno non vedo una superiorità dominante. Pensa a Spa, non avevamo la pole, a prescindere dalle condizioni ed abbiamo sfruttato la conformazione della pista sfruttando la salita dell’Eau Rouge che si fa in pieno e il lungo rettilineo successivo. Nel 2017 non avevamo la stessa potenza e per questo il sorpasso dodici mesi fa non fu possibile, mentre quest’anno non avevamo più quel gap di cavalli quindi sono stato in grado di sfruttare la scia riuscendo a passare. Lewis è stato sempre vicino, due o tre secondi, aveva lo stesso ritmo perché i tempi erano nello stesso decimo. Poi a un certo punto ha rinunciato, ed è per questo che sotto la bandiera a scacchi ci hanno diviso otto secondi, ma con questo non credo che avessimo una monoposto dominante“. 

“Durante questa stagione in diversi Gran Premi siamo stati molto vicini, con dei passi di gara competitivi, ma non c’è una corsa in cui abbiamo dominato, cosa che invece è avvenuta a parti invertite. Se guardi le gare in Spagna, Francia, Russia, credo che in quelle occasioni la Mercedes ha confermato una superiorità notevole, cosa che nel nostro caso non c’è mai stata. Con questo non vorrei essere frainteso: non sono qui a sostenere che abbiamo avuto a disposizione una macchina non all’altezza, perché so di avere una monoposto competitiva, ma non sono d’accordo con chi sostiene che abbiamo avuto una vettura superiore”.

Per Vettel alla Ferrari “manca l’ultimo passo, quello finale, ma sono abbastanza sicuro che arriverà. La gente crede nella Ferrari, ama la Ferrari, e quando non riusciamo a soddisfare i desideri di tutti i sostenitori è naturale che ci sia delusione. Questo fa parte del gioco”.

Vettel svela poi quando ha sentito infrangersi definitivamente le speranze iridate: “Singapore e Sochi hanno inciso, in quei weekend non ci siamo confermati veloci. Alla fine per lottare per un Mondiale devi avere sempre una buona performance e, come ho sempre detto, già dallo scorso anno, ciò che conta è confermarsi sempre in lotta per la vittoria. In alcune gare non abbiamo avuto la stessa performance della Mercedes e loro sono stati in grado di fare bottino pieno, guadagnando molti punti in quelle occasioni. Noi, al contrario, non abbiamo capitalizzato i punti che speravamo in due, tre o quattro occasioni, come sapete, e questo è stato un peccato”. 

Le critiche nei suoi confronti: “Credo che l’entusiasmo sia un aspetto positivo, perché è per questo che la gente ama il nostro sport. A volte questa dose di passione comporta ricevere molte critiche, ma ci sono anche persone che non lo fanno, o lo fanno di meno, ma fa parte del gioco. A volte trovo che le critiche non sono motivate, ma anche quando sei giudicato come un eroe a volte non è sempre giusto. Alla fine credo che sia corretto tenere le distanze, piuttosto che analizzare tutto ciò che viene detto e scritto parola per parola”.

 

SPORTAL.IT

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