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Vezzali, messaggio al calcio: "Crisi? Non è solo colpa del Covid"

"Non possiamo abbandonare un'industria il cui impatto sul Pil è dello 0,21%, ma servono riforme strutturali": così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport risponde alla richiesta dei presidenti di riportare la capienza degli stadi al 100%.

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Vezzali, messaggio al calcio: "Crisi? Non è solo colpa del Covid" Fonte: Getty Images

Il mondo del calcio, insieme a quello del basket, è in prima linea nel pressing alle istituzioni italiane volto a far aumentare la capienza degli impianti, al chiuso come all’aperto.

Il 50% e il 35% rispettivamente, con Green Pass, non basta più, eppure una decisione in merito da parte del Governo non sembra imminente.

Intervistata da ‘Libero’, Valentina Vezzali, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport e da settimane prima fautrice dell’apertura completa degli impianti sportivi, ha mandato qualche frecciata al mondo del calcio.

“L’attuale stato di emergenza in cui versa il mondo del calcio è causato da ragioni profonde, non tutte addebitabili al Covid. L’impatto sul Pil nazionale è dello 0,21%, quindi il calcio non può essere abbandonato, ma servono riforme ad hoc affinché il mondo del pallone resti competitivo e sia al tempo stesso sostenibile”.

L’olimpionica ha anche stilato una lista di riforme necessarie: “Al calcio serve un nuovo piano di conti per le società sportive, indicatori per il monitoraggio dello stato patrimoniale e l’inserimento di un tetto salariale da calcolare sulla base dei ricavi oltre a un sistema sanzionatorio che commini multe in caso di mancata osservanza delle norme”.

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