Ha provato in tutti i modi a spodestare Richard Carapaz dal primo posto in classifica, ma Vincenzo Nibali si è dovuto arrendere.
Al termine della tappa di Monte Avena, ultima frazione di montagna del Giro 2019, il siciliano ha poco meno di due minuti da recuperare sull’ecuadoregno.
Troppi anche pensando che lo scalatore della Movistar non è uno specialista. Nibali traccia un bilancio di tappa e Giro: “La tappa di oggi è stata veramente difficile. Nella prima parte ho forato, in una fase non bella, poi il Manghen lo abbiamo scalato a una velocità folle, era difficile tentare qualcosa. La Movistar si è dimostrata molto forte e ha tenuto la corsa chiusa. Io ho provato a spingere sull’ultima salita, ma non c’è stato nulla da fare, all’attacco erano in quattro. Richard sta bene, finora è stato il più forte, si è meritato la maglia rosa. Landa avete visto tutti quanto è in palla, da capitano si è trasformato in un gregario molto fedele. Per quanto mi riguarda ho interpretato il Giro al meglio, volevo giocarmi la vittoria, non il podio, ma la Movistar è stata fortissima, non è mai semplice vincere. Io ci ho provato ogni giorno, quindi sono contento. Ho sempre dato battaglia, in 21 giorni ci sta anche qualche sbaglio. Siamo umani, può succedere”.
Poche le speranza di un ribaltone finale: “Ci aspettano 17 km non facili anche perchè la fatica messa nelle gambe oggi si farà sentire. Sono pronto all’ultima giornata di lotta, ma Carapaz ci arriva con un vantaggio solido, per come si è comportato fino ad adesso se l’è meritato. Vediamo come andrà domani”.
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