Non è un semplice rimpiazzo quello presentato oggi dalla Virtus Bologna. JaKarr Sampson, infatti, è un giocatore di qualità con un discreto passato in NBA alle spalle e, come tale, non può esser considerato solo come il lungo arrivato per sostituire l’infortunato Ekpe Udoh.
L’apporto che il nativo di Cleveland, una volta integrato nel sistema delle V nere, potrà portare alla causa sarà di sicuro notevole e per questo in casa Virtus non ci hanno pensato due volte a firmare il prodotto di St. John’s per ben due anni.
“Mi piace il basket italiano: io sono un giocatore fisico e il campionato italiano è molto fisico. Rispetto alla NBA c’è più energia, l’ho notato nei primi allenamenti da ogni mio compagno. Anche fuori dal campo c’è un’atmosfera diversa, un’energia diversa da parte dei tifosi” sono state le prime parole di Sampson in conferenza stampa.
“Siamo una grande squadra, con grandi giocatori, bisogna giocare per vincere, ne ho subito parlato con Coach Scariolo. Io devo portare innanzitutto tanta energia difensiva, in una squadra molto forte già prima del mio arrivo. L’attacco viene da sé, prima devo focalizzarmi sulla chimica difensiva di squadra. Devo continuare a migliorare sempre, partita dopo partita. Sotto alcuni aspetti tecnici mi sento a mio agio, ma voglio migliorare, sono uno studioso del gioco” ha affermato determinato il Big East Rookie of the Year 2013.
Soddisfatto dell’approdo a Bologna del classe 1993 ex Pacers anche Paolo Ronci.
“Udoh è arrivato con un bagaglio di esperienza suo che si andava ad incastrare con le sue caratteristiche tecniche. Dopo il suo infortunio non volevamo cerca la miglior brutta copia di Ekpe ma trovare il meglio in questo momento” ha dichiarato il Direttore Generale della Virtus spiegando come si è svolta la trattativa.
“JaKarr ha ottime caratteristiche per il basket europeo, quello che farà la differenza sarà la sua energia e ha già dimostrato tanto dopo i primi giorni. La trattativa è stata difficile per le tempistiche ma come sempre dico la differenza la fanno le relazioni che negli ultimi anni abbiamo avuto. Lo staff lavora molto bene e quando il coach e proprietà ci hanno dato la benedizione finale è stato abbastanza veloce il tutto, perché la Virtus ha riacquistato uno status centrale sul mercato, un rispetto totale a tutti i livelli”.