Il CT del Brasile Renan Dal Zotto è in carica dal 2017: nel suo carniere un argento e un bronzo iridati e la Coppa del Mondo vinta nel 2019, con l’amara medaglia di legno a Tokyo 2020; i sudamericani, senza il loro allenatore colpito dal Covid, hanno alzato al cielo di Rimini la Nations League 2021.
In precedenza però il 62enne ha girato in lungo e in largo l’Italia da giocatore, tra Parma (due Scudetti e un Mondiale per Club su tutto) e Ravenna (l’agognata Coppa dei Campioni), e la conoscenza del campionato di casa nostra è la leva su cui analizzare i playoff di Serie A: “In Italia non si può mai abbassare la guardia, i playoff sono battaglie emozionanti; non è facile fare pronostici, nessun quarto di finale si è concluso 3-0. Perugia ha giocato benissimo, poi ha perso in Coppa Italia contro Piacenza, che ha firmato due partite perfette; Monza è cresciuta, Verona una squadra vibrante e ci sono Civitanova, Modena, Trento” spiega a ‘La Gazzetta dello Sport’, prima di fare il punto sui suoi ragazzi “Cachopa è ora vicino alla condizione migliore, eravamo preoccupati per il suo infortunio: dal punto di visto tecnico è molto forte, dopo il Mondiale può crescere ancora. Lucarelli dà sicurezza in ricezione; Leal deve essere al meglio fisicamente per scaricare la sua potenza, in Coppa Italia c’è riuscito e ha vinto il premio di miglior giocatore della manifestazione; Bruno è incredibile, emerge sempre dai momenti di difficoltà; Flavio ha il fuoco dentro, gioca ogni punto come fosse l’ultimo”.
Le ultime riflessioni sono sulla Nazionale azzurra: “Ho giocato con il papà di Michieletto e gli ho fatto i complimenti, scende in campo con il sorriso e trasmette allegria; ha un modo di giocare simile ai brasiliani, poi c’è Giannelli che è tra i migliori nel suo ruolo, De Giorgi ha fatto un lavoro fantastico in questi due anni. Non sarà facile assicurarsi il pass per Parigi 2024, Italia e Brasile nel girone di Rio de Janeiro sfideranno Iran, Germania e Cuba, una sorta di lunga finale”.
E dopo i Giochi, ammette, si potrebbe realizzare il sogno di fine carriera, ritornare su una panchina del Bel Paese dopo la toccata e fuga a Treviso.