Paola Egonu ha ricominciato da dove aveva lasciato: martellando da ogni angolo del campo, con l’unica differenza che anziché farlo a Conegliano l’ha fatto a Milano, in un Allianz Cloud bello carico e compatto a sostegno della fuoriclasse di Cittadella. L’esordio nel campionato di serie A1 è subito all’altezza delle aspettative: Milano-Busto Arsizio 3-0, Paoletta immensa e decisiva, per Julio Velasco l’appuntamento col successo è rimandato.
Che per la nuova era (come l’ha ribattezzata sui social, spiegando perché s’è tinta i capelli biondo platino) ha pensato bene di ripartire dalle buone e vecchie abitudini: 19 punti, top scorer di giornata e subito un dispiacere al “debuttante” Julio Velasco, con la nuova versione di Busto Arsizio è rimasto in partita fino a un tiro di schioppo dalla fine del primo set.
- L'Allianz ha messo la freccia
- Paola va già di corsa
- Sonia Candi tirata a lucido
- Egonu si comporta da leader
- Un potenziale enorme
- Per Velasco non tutto è da buttare
L’Allianz ha messo la freccia
Quando l’Allianz ha messo la freccia, però, non s’è voltata più indietro: 25-21, 25-10 e 25-11 i parziali di una partita durata lo spazio di una ventina di minuti, quelli che sono serviti a Milano per scaldare il motore e cominciare a carburare dopo essersi ritrovata sotto sul 18-14, costretta a risalire la corrente per poi però scaricare sul taraflex tutti i cavalli di cui dispone.
Con Egonu, inutile dirlo, subito in versione grandi firme.
Paola va già di corsa
Paoletta era l’osservato speciale di una domenica diversa da tutte le altre. Milano (o la Vero Volley Monza, come i più tradizionalisti continuano a chiamarla) sapeva di non potersi concedere molte sbavature all’esordio, e a parte il passaggio a vuoto iniziale ha mostrato tutto il potenziale di cui dispone.
Gaspari sa di avere tra le mani una formazione come poche se ne vedono in giro, in Italia e non solo: oltre a Egonu c’è Cazaute che ogni volta che vede un pallone in aria muore dalla voglia di schiacciarlo nella metà campo avversaria, e c’è anche Heyrman che comincia a mostrare i lampi della classe di cui dispone.
Sonia Candi tirata a lucido
E poi c’è soprattutto Sonia Candi, che magari in estate qualcuno ha messo un po’ in disparte, ma che intanto s’è presentata al debutto bella tirata a lucido: 13 punti, 8 su 10 in attacco, 4 muri e una battuta di quelle che fanno male.
Il tutto, come detto, dopo un avvio di partita stranamente complicato per Milano: Velasco trova punti pesanti dal muro, con Piva e soprattutto Sobolska che prendono le misura a Cazaute. Ed è proprio Piva a far vedere le cose migliori in un turno di servizio che di colpo spedisce l’Allianz a -4 sul 13-9, con Frosini che alimenta ulteriormente le speranze delle bustocche di scappare e prendersi il primo set.
Egonu si comporta da leader
Chiaro però che questo è il momento che tutti stavano aspettando: Egonu si prende le responsabilità per cui è stata portata nella capitale della moda e a furia di attaccare ristabilisce la parità e poi mette anche la freccia sul 20-19, obbligando due volte Velasco a fermare la partita.
Ma è un argine che non può resistere: altro punto per il 22-20, poi il muro del 24-20 che regala 4 palle set a Milano, con Frosini che annulla la prima e l’attacco out di Sobolska che costa il parziale alla UYBA.
Un potenziale enorme
Egonu ha subito fatto capire qual è la portata della sua legge. Chiuderà con 19 punti e il 59% in attacco, ma in generale ogni volta che Orro la mette nelle condizioni di attaccare farà esclamare di stupore il pubblico dell’Allianz Cloud.
Velasco le prova tutte per spronare la giovane Busto Arsizio, ma quando il divario si fa ampio non c’è modo di rientrare: Cazaute, al debutto con la maglia di Milano, sembra già una veterana, quasi come se giocasse da queste parti da una vita.
E ogni volta che si va da Egonu il finale è già scritto. L’inopinato 8-0 col quale si apre il secondo set è il manifesto di quel che racconta la partita da quel momento in poi, con le Farfalle impossibilitate a riportarsi a contatto.
Per Velasco non tutto è da buttare
C’è solo un mini break di 4-0 che sul 15-5 rallenta un po’ la corsa delle ragazze di Gaspari, costretto a fermare il gioco, ma è solo un’illusione, anche perché nel frattempo è Candi a salire di tono, specialmente a muro.
Il parziale di 9-0 con la quale l’Allianz chiude il secondo parziale è eloquente, e nel terzo il copione si ripete, con Milano che va sul 6-0 (che diventa 8-1 e poi 12-4) divertendo e divertendosi. Entra anche Piciocchi, libero classe 2006, e ormai si resta al palazzetto solo per vedere qualche giocata di classe cristallina dei talenti sbarcati all’ombra della Madonnina.
Orro, con due giocate d’autore, partecipa alla festa e chiude i conti, inaugurando i primi festeggiamenti stagionali. Per quanto visto, difficilmente gli ultimi ai quali si assisterà a Milano. E Velasco? La UYBA è giovane e ancora acerba, ma al di là della ripassata subita nel secondo e nel terzo set, come si dice in questi casi “non è tutto da buttare”. E sarà con ogni probabilità un piacere enorme anche per Velasco sapere che – in nazionale – una come Paoletta potrebbe averla tutta per lui.