Il volley italiano è (di nuovo) campione del mondo. Novanta giorni dopo l’apoteosi in Polonia della nazionale di Fefè De Giorgi il punto esclamativo a un 2022 da incorniciare, almeno per il movimento maschile, arriva da Betim, stato di Minas Gerais, dove Trentino e Perugia hanno conquistato in scioltezza la finale della 17ª edizione del mondiale per club in programma domenica alle ore 20 italiane.
Sarà la terza finale tutta italiana nella storia del torneo, dopo Milano-Treviso del 1992 e Trentino-Civitanova del 2018 e, comunque vada, l’undicesima affermazione di un’italiana nella competizione.
Presenti questa volta solo in due unità, rispetto alle tre del 2021 quando tra le partecipanti c’era anche Civitanova, le formazioni di Angelo Lorenzetti e Andrea Anastasi hanno rispettato in pieno il pronostico che le vedeva favorite per l’accesso alla finale, disintegrando la concorrenza dei club brasiliani, che si sono dimostrati nettamente inferiori sul piano tecnico e dell’esperienza.
In semifinale Trentino ha liquidato il Sada Cruzeiro, mentre Perugia ha avuto la meglio sul Minas: due 3-0 secchi (parziali rispettivamente di 25-13, 25-22, 25-17 e 25-19, 25-19, 25-17) e due match simili, senza storia per i primi due set, complici la superiorità delle formazioni italiane in tutti i fondamentali, dal servizio alla ricezione fino al muro, e qualche incertezza in più solo nel terzo set, prima che entrambe archiviassero le rispettive pratiche senza affanni.
Da una parte la qualità di Kaziyski e Michieletto e dei centrali Podrascanin e Lisinac, dall’altra la profondità di una rosa attualmente con pochi eguali al mondo, nella quale Giannelli è in forma mondiale, così come Rychlicki, Leon e Semeniuk: sarà una finale stellare con cinque campioni del mondo con l’Italia in campo.
Trentino è alla sesta finale della propria storia, con finora il 100% di successi, ma Perugia di quest’anno, imbattuta tra tutte le competizioni, sembra una macchina perfetta. Comunque vada, vincerà il Tricolore.