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Vuelta a España, 2a Tappa: Groves brucia Van Aert allo sprint, ma il belga si consola prendendo la maglia rossa

Non arriva la vittoria di tappa ma Van Aert può consolarsi con la maglia di leader: la prima volata della Vuelta però sorride a Kaden Groves

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Primo arrivo in volata e prima gioia per Kaden Groves, che fa saltare in piedi tutta l’Alpecin Deceuninck. Che anche senza Philipsen sa sempre come trovare il modo per lasciare il segno dei grandi giri: la vittoria dell’australiano è di quelle che valgono tanto, con Wout Van Aert ancora una volta piazzato al secondo posto dopo la beffa della sconfitta patita a cronometro il giorno precedente (in quel caso aveva chiuso terzo, alle spalle di McNulty e anche di Vacek). La volata impostata da Groves e dal treno Alpecin non è stata perfetta: opposto al treno Visma (di cui ha fatto parte anche Affini), l’australiano ha dovuto rimontare negli ultimi 100 metri, riuscendo però a bruciare allo sprint Van Aert che già sentiva di avere tra le mani il successo di tappa. Invece, come spesso gli è capitato di dover fare nel corso della stagione, s’è dovuto accontentare della piazza d’onore.

Van Aert rimontato, ma vestito di rosso

Groves è stato bravissimo a emergere negli ultimi 200 metri, trovando il guizzo per rimettere le cose a posto. Ma che il continente oceanico sia ormai nell’elite mondiale lo dimostra anche il terzo posto di giornata conquistato da CJ Strong, neozelandese della Israel Premier Tech. Ai piedi del podio tanti nomi abbastanza inusuali, dallo spagnolo Delgado a un sorprendente Vlasov (s’è lanciato nella volata e ha chiuso ottavo: studia per cambiare abitudini?), oltre a Filippo Baroncini che è il migliore degli italiani e che ha chiuso al decimo posto di giornata.

Il secondo posto ottenuto da Van Aert, con i relativi 6 secondi di abbuono, gli ha permesso però di balzare al comando della classifica generale, scalzando Brandon McNulty per complessivi 3 secondi (ne aveva tre di ritardo alla partenza, ne ha guadagnati 6 sull’americano). La maglia verde della classifica a punti è invece sulle spalle di Groves, mentre il ceco Vacek (caduto nel finale dopo un contatto fortuito con uno spettatore) mantiene quella bianca di leader dei giovani.

Domani altra tappa da interpretare: 191 chilometri da Lousa a Castelo Branco che potrebbero invogliare qualche avventuriero, ma si potrebbe arrivare ancora una volta in volata, con Van Aert vestito di rosso pronto a prendersi una rivincita.

L’UCI “colpisce” ancora: multa alla UAE per una maglia celebrativa

In casa UAE la mattinata non era peraltro cominciata sotto i migliori auspici. L’UCI, al solito intransigente sul rispetto dei regolamenti (anche quando sono “stupidi”: ricordate il caso di Julien Bernard, multato per essersi fermato qualche secondo a salutare moglie e figlio nel corso della cronometro?), ha infatti multato di 500 franchi svizzeri e con -15 punti nel ranking UCI il team di Pogacar, reo di essersi presentato alla presentazione della prima tappa con una maglia celebrativa diversa rispetto a quella indossata poi nel pomeriggio.

La maglia aveva uno spruzzo giallo e rosa per celebrare i trionfi dello sloveno al Giro e al Tour, ma all’UCI evidentemente non deve essere piaciuta tanto, se è vero che la sanzione è partita precisa e puntuale. Una decisione che continuerà a far discutere: non sarebbe meglio parlare di sicurezza, anziché perdere tempo dietro a queste quisquiglie?

Giro di Polonia, vince Vingegaard davanti a Ulissi

Se la Vuelta è appena decollata, in Polonia il Tour de Pologne si è appena concluso con il successo finale di Jonas Vingegaard. Il danese festeggia il primo trionfo dopo la rovinosa caduta all’Itzulia (sono passati 4 mesi e mezzo), che arriva dopo la piazza d’onore conquistata al Tour de France.

L’ultima tappa è stata vinta da Olaf Kooij, velocista olandese della Visma Lease a Bike, davanti a Tim Merlier, con Vingo che ha solo dovuto controllare le operazioni per chiudere senza patemi e ritrovare il sorriso dopo mesi decisamente complicati. Al secondo posto nella generale ha chiuso Diego Ulissi, attardato di appena 13 secondi, mentre Wilco Keldermann ha chiuso sul terzo gradino del podio.

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