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Vingegaard di nuovo in sella, 33 giorni dopo la caduta all'Itzulia. "Un primo passo. E spero ancora nel Tour"

A poco più di un mese dalla terribile caduta nei Paesi Baschi, Vingegaard è tornato a pedalare. E pensa sempre al Tour: "Vediamo quali progressi mostrerà il mio corpo"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ciò che contava più di ogni altra cosa era tornare in sella. Una sensazione che Jonas Vingegaard è tornato a provare a poco più di un mese (fanno 33 giorni) dalla rovinosa caduta nel corso della quarta tappa dell’Itzulia, quella che a detta di qualcuno stava per porre addirittura fine alla carriera del fuoriclasse danese. Che come testimoniato da un post della sua squadra (la Visma Lease a Bike) ha mostrato al mondo intero di essere tornato su strada per il primo allenamento in vista di quello che rimane il grande obiettivo della stagione, vale a dire l’assalto al terzo Tour de France consecutivo.

La prima uscita: “Non vedo l’ora di vedere i progressi”

Mentre Pogacar al Giro sta già regalando spettacolo, Vingegaard ha dovuto ricominciare praticamente tutto da capo. La caduta nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi ha lasciato il segno: il danese ha trascorso quasi due settimane in ospedale, a Vitoria, dove ha subito un intervento per ridurre la frattura alla clavicola destra e anche (seppur nessuna fonte ufficiale l’abbia confermato) un intervento di pneumotorace.

Il peggio però sembra passato: Vingegaard è apparso sorridente negli scatti mostrati dal suo team, rivolgendo anche alcuni pensieri. “Questa è la prima volta che esco di nuovo in bici. È davvero bello poter finalmente pedalare di nuovo, e soprattutto farlo su strada. Non vedo l’ora di misurare i progressi del mio lavoro. Mi sento bene e sto migliorando giorno dopo giorno. Certo, ci sono ancora alcuni aspetti per i quali devo riprendermi, ma la situazione sta migliorando”.

Il tour in cima ai pensieri: “Vediamo come evolve la cosa”

Alla grande partenza del Tour de France da Firenze mancano 53 giorni. Un tempo che Vingegaard proverà a sfruttare per sentire se la condizione potrà sostenerlo in quella corsa alla maglia gialla che mai come quest’anno avrà tanti pretendenti, pensando alla presenza di Pogacar, ma anche di Roglic ed Evenepoel, gli altri due reduci illustri dal terribile botto dell’Itzulia.

Rispetto al danese, però, loro sono risaliti in bici già da qualche giorno, dunque portandosi un po’ più avanti nel percorso di preparazione alla grand boucle. Che pure rimane in cima ai pensieri di Jonas: “Naturalmente spero di essere al via del prossimo Tour de France. Non sappiamo ancora come evolverà la mia condizione e come proseguirà il mio recupero, ma sto facendo tutto il possibile per essere al top della forma per la grande partenza di Firenze”.

Di sicuro la Visma porterà in Francia Wout Van Aert, che avrebbe dovuto correre sulle strade del Giro, messo però fuori uso dalla caduta alla Dwaars del 27 marzo scorso (lo ha sostituito Laporte). Se dovesse farcela anche Vingegaard, allora vorrà dire che la condizione fisica sarà comunque tale da consentirgli di poter lottare con i migliori: così non fosse, è improbabile che il danese accetti di andare tanto per fare presenza.

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