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Wimbledon, Alcaraz e Djokovic giocano a nascondino mentre scoppia la polemica tra Becker e Rune

Alcaraz e Djokovic, finalisti della scorsa edizione al Championship, si rimpallano il ruolo di favorito. Mentre sui social riesplode la faida tra il tedesco e il giovane danese

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Wimbledon si prepara ad aprire i battenti ma alla vigilia sembra che nessuno vuole prendersi il ruolo di favorito. Ovviamente la pallina rimbalza soprattutto in tre campi, quello di Sinner e Alcaraz, la nuova generazione, e il grande “vecchio” Novak Djokovic che nonostante un’operazione al ginocchio circa 20 giorni fa riesce comunque a far paura a tutti.

I complimenti di Alcaraz a Nole

Carlos Alcaraz è il campione uscente e domani scende in campo contro l’estone Lajal. I favori del pronostico toccano anche a lui soprattutto in virtù della vittoria al Roland Garros ma dallo spagnolo arrivano soprattutto parole al miele per Djokovic: “L’ho visto e gli ho detto che quello che sta facendo è sovrumano. La verità è che il tempo di recupero che ha avuto è sorprendente: solo due settimane, due settimane e mezze ma sta già giocando a un livello molto alto. Anche se conoscendolo non dovrebbe sorprendermi. Io dico che nonostante il problema al ginocchio resta lui il favorito”.

Djokovic: “Nessuna ricaduta al ginocchio”

Novak Djokovic ci sarà e non a fare da comparsa. Il serbo ha fatto di tutto per riuscire a fare l’impossibile e come altre molte volte in carriera, sembra esserci riuscito. Alla vigilia di Wimbledon aveva dichiarato che sarebbe sceso in campo solo se realmente competitivo e ora si prepara a dare battaglia: “Il ginocchio ha risposto bene, non ho avuto nessuna ricaduta. E’ stata una settimana molto buona di allenamenti. Soprattutto negli ultimi tre giorni mi sono allenato intensamente giocando punti e set con Sinner, Tiafoe e ieri con Medvedev. So che ho 37 anni e dovrei correre meno rischi e pensare alle Olimpiadi. Ma ho la sensazione che non mi perderò uno slam finché potrò giocare. La mia è solo grande voglia di giocare e competere, anche perché Wimbledon è sempre stato un sogno per me. Non sono qui per giocare qualche turno, voglio puntare al titolo”.

La polemica tra Becker e Rune

Qualche mese insieme come allenatore e giocatore e poi una rottura, quella tra Boris Becker e Holger Rune. Due tipi dai caratteri piuttosto fumanti e forse non è impensabile che le cose tra di loro non hanno funzionato. Ora il tedesco sarà a Wimbledon nelle vesti di commentatore per Sky e dai social sembra mandare una frecciata all’ex allievo: “Domanda veloce, ho visto Patrick Mouratoglou a Londra ma non con Holger Rune a Wimbledon. Lavorano ancora insieme?”.
La risposta del tennista danese arriva immediata e sembra anche decisamente velenosa: “E’ davvero super strano che tu non lo abbia chiesto direttamente a me visto che ci siamo sentiti per altre cose. La risposta alla tua domanda è sì, lavoriamo insieme. Condividiamo i tornei come previsto”.

Wimbledon: tutto quello che c’è da sapere

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