Ancora guai per Malcom, che dopo la clamorosa beffa di mercato ai danni della Roma nella scorsa stagione non sta più trovando pace. L’ala brasiliana, reduce da una stagione da dimenticare al Barcellona, è stata ceduta il 2 agosto allo Zenit San Pietroburgo, nel campionato russo.
L’accoglienza dei tifosi dello Zenit per il nuovo giocatore è stata choccante: alcuni sostenitori durante il match di campionato contro il Krasnodar hanno srotolato uno striscione raggelante. “Dovete mantenere le tradizioni e non firmare con i giocatori neri”.
Gli autori del gesto, appartenenti al gruppo Landscrona, sui social hanno poi sostentuto di non essere razzisti: “Questa operazione di mercato è una mancanza di rispetto nei confronti delle tradizioni del nostro club. Non siamo razzisti, ma per noi l’assenza di giocatori di colore è semplicemente una tradizione importante”, la nota.
“Noi non siamo razzisti e l’assenza di giocatori di colore è solo un’importante tradizione che rimarca la nostra identità, niente di più. Noi, come la maggior parte dei club delle più importanti città europee non siamo mai stati culturalmente connessi con l’Africa, così come con il Sudamerica, l’Australia o l’Oceania. Non abbiamo assolutamente nulla contro gli abitanti di questi o di altri continenti ma allo stesso tempo vogliamo soltanto giocatori affini allo spirito dello Zenit”.
SPORTAL.IT