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A Wembley si rivede Eder: l'eroe di Euro 2016 è svincolato

L'attaccante che risolse in favore dei lusitani la finale di Euro 2016 ha sfilato con il trofeo prima di Italia-Inghilterra. Oggi è svincolato.

16-07-2021 12:55

A Wembley si rivede Eder: l'eroe di Euro 2016 è svincolato Fonte: Getty Images

Il nome di Ederzito Antonio Macedo Lopes, ai più dirà gran poco. Ma il 10 luglio del 2016 è diventato l’eroe di una nazione intera, nella fattispecie il Portogallo. Sì, stiamo parlando proprio di Eder l’attaccante che cinque anni fa gelò il palcoscenico dell’ Stade Saint Denis siglando la rete decisiva che condusse i lusitani sul tetto d’Europa.

Un eroe per caso, nella notte che ‘perse’ l’uomo più atteso. Cristiano Ronaldo, infatti, si infortunò dopo pochissimi minuti a seguito di un duro scontro di gioco con Payet e fu costretto a lasciare il campo. Senza il suo protagonista principale il copione con ‘Les Bleus’ trionfanti a fine partita sembrava ormai scritto.

Ed invece dalla panchina lusitana – al 79′ sul parziale di 0-0 – entrò l’uomo destinato a riscrivere la storia. Eder, in campo nei dieci minuti finali, rubò poi la scena ai tempi supplementari siglando la rete decisiva con una grande conclusione dal limite che si infilò imparabilmente all’angolino per l’estasi portoghese.

Riportando il nastro avanti di cinque anni e un giorno, Eder è riapparso sul palcoscenico di una finale europea. Questa volta non per riscrivere la storia ma per sfilare a Wembley prima del calcio d’inizio di Italia-Inghilterra stringendo tra le mani il trofeo vinto cinque anni prima ed ‘ereditato’ qualche ora dopo da Giorgio Chiellini e compagni.

10 luglio 2016 e 11 luglio 2021. Nel mezzo un mondo. Eder all’epoca dei fatti era un calciatore dello Swansea finito però in prestito al Lille che in estate decise di riscattarlo. In Francia rimase poi per un’altra stagione giocando molto ma segnando decisamente poco.

A seguire arrivò il trasferimento in Russia alla corte della Lokomotiv Mosca. Tre anni, quattro trofei – tra cui un campionato russo – ma soltanto 13 goal. Un bottino misero che chiuderà la sua avventura moscovita nell’estate del 2020.

Da quel momento non giocherà più per nessuna squadra di club. Una parabola inesorabile e forse inattesa per chi, soltanto cinque anni prima, ‘permise’ ad un certo Cristiano Ronaldo di sollevare il suo primo trofeo con la maglia del Portogallo. 

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