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Acer annuncia la partnership con il team femminile LXT Esports

La gamma Predator di Acer supporterà le ragazze di LXT Esports, primo team italiano completamente al femminile, in competizioni nazionali ed internazionali su Valorant.

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Francesco Basile

Francesco Basile

eSport Web Editor

Nato con i videogame, è già un superesperto di eSports. Ha fatto nascere diverse iniziative di settore e sa tutto, ma veramente tutto, di quello che ruota dentro e intorno al mondo dello sport virtuale. Per Virgilio Sport approfondisce e racconta l’eSport a 360 gradi con l’esperienza di un giovanissimo veterano.

Acer annuncia la partnership con il team femminile LXT Esports

La gamma Predator di Acer supporterà le ragazze di LXT Esports, primo team italiano completamente al femminile, in competizioni nazionali ed internazionali su Valorant.

I dettagli della partnership

Acer annuncia orgogliosamente la sua partnership con il nuovo team di esport femminile: LXT Esports. Questa squadra innovativa è composta da cinque talentuose ragazze: Seffyra – Effy (Daniela Vrabie di 23 anni), Aranel (Sara Lippolis di 24 anni), Lia (Jamalia Duangrai di 18 anni), Regi (Regine Cabael di 22 anni) e Giu (Giulia Venuti di 20 anni). Il team è stato creato per competere a livello nazionale e internazionale su Valorant, uno sparatutto tattico 5v5 sviluppato e prodotto da Riot Games.

La scelta di Acer di supportare LXT Esports con la fornitura dei dispositivi più potenti della gamma Predator, il brand dedicato agli hardcore gamers, dotati di processori Intel® Core™, è stata presa per garantire alle ragazze un’esperienza di gioco senza precedenti. La gaming house di LXT, che presto aprirà a Milano, sarà equipaggiata con i migliori dispositivi disponibili sul mercato, in modo da offrire ai membri della squadra le migliori prestazioni possibili.

Acer e l’importanza del mondo esport femminile

La scelta di sponsorizzare un team di esport interamente femminile dimostra l’impegno di Acer nel supportare e sostenere le donne nella tecnologia, in particolare nel gaming, dove si registra una costante crescita di giocatrici in Italia e nel mondo.Secondo un rapporto pubblicato di recente da IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association), nel 2022 il numero di persone in Italia che giocano ai videogiochi ha superato i 14,2 milioni, delle quali il 42% sono donne con un’età media di 30,6 anni. Sebbene questi numeri siano incoraggianti, alcune ricerche sui giocatori professionisti hanno messo in luce il fatto che molte donne, soprattutto tra le pro player, non si sentono rappresentate e considerate allo stesso livello degli uomini.

Il gaming come strumento per abbattere le barriere

“Gaming e esport sono per loro natura molto inclusivi – afferma Diego Cavallari, Country Manager di Acer Italy – perchè permettono di superare barriere geografiche e fisiche che caratterizzano gli sport tradizionali. Siamo entusiasti di supportare fin dalla nascita il nuovo team LXT esport, tutto al femminile, con l’obiettivo di ridurre sempre di più il gender gap in questo ambito”.

“Crediamo fermamente in questo progetto e nel ruolo fondamentale delle donne nel gaming e negli esports – aggiunge Arianna Timeto, Consumer Marketing Manager di Acer Italy – in particolare su questa tematica riteniamo che le aziende debbano rivestire anche un ruolo sociale: attraverso le attività e campagne di comunicazione infatti possono dare il loro contributo e aiutare ad abbattere gli stereotipi, normalizzando la presenza e il valore aggiunto delle donne”.

Una mission importante

Quest’anno le ragazze di LXT competeranno all’interno del Game Changers, torneo ufficiale di Valorant, organizzato da Riot Games che sostiene la community femminile di gamer.

“Anche in Riot crediamo fermamente che le donne nel gaming abbiano bisogno di più spazio per farsi vedere – afferma Carlo Barone, Brand Manager di Riot Italy – con Game Changer, e l’attività italiana a esso connessa le Minerva Series, abbiamo voluto creare un palcoscenico a loro dedicato, nella speranza che si converta nella giusta opportunità di visibilità. Riot da sola non basta, continua Barone, abbiamo bisogno di realtà che credano nel gaming femminile e aziende che vogliano metterci le risorse per concedergli il giusto risalto. In questo senso non possiamo far altro che applaudire alla collaborazione di Acer e LXT Esport, nella speranza che altri vogliano presto seguire questo ottimo esempio”.

Roberto Daverio, Presidente di LXT Esports, ha commentato così questa importantissima partnership

LXT Esports è competizione, è gioco, ma soprattutto un progetto di valore. La mission di LXT è infatti quella di creare una vera cultura di impresa dell’esport, favorendo connessioni e sinergie sostenibili con il mondo delle aziende che vogliono affacciarsi in questo nuovo spazio, creando un sistema di membership che porti contenuti innovativi legati a temi di formazione, educazione, inclusione e sostenibilità. Acer ha subito condiviso i nostri stessi valori e grazie al supporto fornito per la gaming house, il nostro team di esportive potrà competere ai massimi livelli grazie alle performance dei prodotti Predator.

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