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Addio Vialli, Mancini rompe il silenzio e ricorda l'ultimo bacio in ospedale

Il ct della Nazionale sarà a Londra per partecipare ai funerali, l'ultimo abbraccio in ospedale prima di Capodanno

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

L’abbraccio pubblico lo ricordiamo tutti: era l’11 luglio del 2021 quando sul prato di Wembley – quello stesso stadio che era stato teatro della loro amarezza maggiore, ovvero la Coppa dei campioni persa nel ’92 in finale col Barcellona – Vialli e Mancini si strinsero forte forte, con le lacrime agli occhi, per celebrare l’Europeo vinto insieme. L’ultimo pezzo di un puzzle che li ha visti uniti e vincenti prima insieme e poi separatamente ma sempre da gemelli. L’abbraccio privato, invece, c’è stato pochi giorni fa. Il 29 dicembre scorso Mancini si è recato a Londra, al capezzale dell’amico, per quello che entrambi sapevano essere l’ultimo bacio.

Vialli, Mancini lo ricorda come un leone nel letto d’ospedale

Quando tornò, rivela la Gazzetta, Mancini sperava solo in un miracolo: “Era privo di forze, con poca voce, ma lucidissimo. Un leone fino all’ultimo. Abbiamo parlato un po’ di tutto, mi ha chiesto perfino com’era andato lo stage di dicembre con i giovani. Anzi, mi ha riempito di domande: voleva sapere tutto, ci teneva a conoscere i progressi del nostro progetto. Una settimana prima Gianluca mi aveva chiesto di aspettare, voleva riservare tutte le sue energie migliori all’ultima fase della sua lotta”.

Vialli, per Mancini un altro lutto dopo morte Mihajlovic

Il ct era ancora provato per la morte di Mihajlovic, un altro fratello per Mancini. Ivan Zazzaroni, grande amico del Mancio, rivela: “Roberto Mancini sta versando tantissime lacrime. Dopo la morte di Sinisa Mihajlovic e di Luca, vuol dire che un pezzo importantissimo della sua vita se ne va. Con Vialli 39 anni di conoscenza, non ce la faccio. Mi disse: “Voi giornalisti mi descrivete come una persona più intelligente di quello che sono”.

Vialli, il ricordo commosso di Mancini

Ed è proprio sul Corriere dello sport che si legge il ricordo commosso di Mancini: “Gianluca era il migliore di tutti noi, un centravanti completo, un uomo perfetto e coraggioso. Ho sperato a lungo che potesse diventare il presidente della Sampdoria, avrebbe aperto una storia meravigliosa come quella da calciatore. Per me è stato un privilegio essere suo amico e suo compagno di squadra e di vita».

“Ringrazio il presidente Gravina. Lo ha voluto in Nazionale – -continua Mancini – e ne sono stato felice. Ha avuto un ruolo decisivo per la conquista del titolo europeo. I giocatori lo amavano. Gianluca ha avuto la forza e ci ha dato un coraggio che non conoscevamo e che lui usava per combattere la malattia tanto da starci accanto fino a che ha potuto». Il ct raggiungerà Londra nei prossimi giorni per i funerali in forma privata. Ieri ha voluto dedicare un messaggio alla famiglia. “Mando un abbraccio grande alla moglie, alle figlie, ai genitori, ai fratelli e alle sorelle. Saluto un altro fratello, dopo Sinisa, ma con la sua forza andrò avanti per dedicargli qualcosa di importante che io e lui sognavamo da una vita”.

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