Inter, Juventus, Atalanta, Lazio, Napoli e Milan eliminate. Chi mesi fa, chi nelle ultime settimane. L’unica italiana rimasta in Europa è la Roma di Fonseca, impegnata nella giornata di giovedì contro l’Ajax per l’andata dei quarti di Europa League.
Impegno duro per i giallorossi, arrivati però tra le migliori otto squadre d’Europa e dunque ora con la reale possibilità di spingersi fino alla finale come fatto dall’Inter nella scorsa annata, in quel caso con sconfitta subita per mano della regina Siviglia.
Il mister giallorosso ha parlato così alla vigilia della sfida: “Sento la squadra motivata e fiduciosa. Su scelte e decisioni che riguardano il gruppo avrei fatto le stesse cose, per quelle in partita è facile dire dopo che avrei dovuto fare diversamente”
Tra queste scelte quella di togliere la fascia di Dzeko, titolare contro l’Ajax: “Io lo vedo bene, anche fisicamente. E’ stato tanti giorni in nazionale ma è tornato bene, posso dire che giocherà domani. Mi sembra in ottime condizioni. Giocherà anche Veretout”.
Contro l’Ajax servirà una partita da urlo per la Roma: “Affrontiamo un avversario molto forte, una delle più forti in Europa a livello offensivo. Ha tante dinamiche, con giocatori forti individualmente. La chiave è non commettere errori difensivi, essere concentrati e non permettergli di arrivare vicino alla nostra porta perché è lì che sono più forti”.
Chi parte come favorito? A Fonseca poco importa: “Non è importante, sono solo parole. L’importante è quello che dobbiamo fare in campo, l’Ajax è fortissimo e sarà difficile, ma lo sarà anche per loro”.