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Alcaraz "avverte" Sinner: "Nel 2025 voglio vincere gli Australian Open" e per farlo si allena con Cobolli

Carlos Alcaraz è al lavoro nella sua Murcia (in attesa di spostarsi ad Alicante) e mette nel mirino gli AO: "Non li ho mai vinti, ma voglio colmare la lacuna"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il messaggio è stato recapitato forte e chiaro: “Mi manca solo uno slam in bacheca, cioè gli Australian Open. Ecco, nel 2025 spero di poter colmare questa lacuna”. Carlos Alcaraz stavolta sa di non potersi nascondere: ha vinto tantissimo nella sua giovane carriera, ma gli obiettivi per la stagione alle porte in qualche modo fanno rima con Melbourne, l’unico torneo dei quattro slam sul quale non è mai riuscito a mettere le mani. E Jannik Sinner, che sul trono australiano domina dallo scorso gennaio, in qualche modo dovrà prendere nota delle ambizioni dello spagnolo.

Carlitos al lavoro ad Alicante (con Cobolli)

Che ha deciso di ripartire da dove aveva cominciato la preparazione un anno fa: si sta allenando a Murcia ma tra qualche giorno si sposterà ad Alicante, dove quest’anno non troverà Sinner (che ha preferito Dubai e il medio oriente), ma dove avrà la possibilità di dividere il campo con Flavio Cobolli, che si aggregherà alla preparazione dopo la rinuncia forzata di Jack Draper (problemi fisici per il britannico).

Nello staff di Alcaraz lavorerà Samuel Lopez, che affiancherà Juan Carlos Ferrero (il coach ufficiale) per cercare di portare Carlitos al massimo della condizione nel caldo australiano di gennaio. Conquistare un torneo dello slam non è mai semplice, perché ci sono tanti giocatori che lavorano per quello con dedizione e mezzi importanti. Però è chiaro che mi piacerebbe avere l’opportunità di colmare questa lacuna legata agli Australian Open e spero davvero di poterlo fare da subito. Sarà una ripartenza elettrizzante, spero solo di poter star bene”.

Buoni propositi per l’anno nuovo: “Essere più costante”

Alcaraz è uno dei giocatori più amati dal pubblico del tennis, nonché uno che riesce sempre a garantire un alto coefficiente di spettacolo nei suoi incontri.Cerco di fare sempre del mio meglio, in ogni contesto. Vorrei che i tifosi possano godersi le mie partite: ogni volta che scendo in campo penso non solo a vincere, ma anche a giocare bene, e ci tengo affinché tutti siano soddisfatti quando fanno ritorno a casa”.

Nel 2025 però Carlitos vorrebbe anche trovare quella continuità che troppo spesso è venuta meno nel corso della stagione appena conclusa. Essere costanti è una missione per ogni giocatore, ma servono tante doti caratteriali e anche la capacità di essere sempre performanti in tutto quello che si fa. In ogni torneo dove mi presento al via spero di poter fare quanta più strada e questo sarà l’obiettivo che proverò a pormi per la stagione che è alle porte. E mi piacerebbe anche giocare bene quei tornei dove, per un motivo o per un altro, nel 2024 non sono stato in grado di esprimere il mio gioco migliore”.

Il grande dualismo: “Sinner gioca a un livello altissimo”

Chiaro che l’anno alle porte sarà soprattutto quello nel quale il grande dualismo con Jannik Sinner è destinato a raggiungere ulteriori picchi. Anche perché nel 2024 il computo degli scontri diretti ha sorriso sempre allo spagnolo, che ha vinto tutte e tre le partite disputate. “Che lo abbia battuto tre volte su tre incontri adesso conta poco. La verità è che Sinner nel corso della stagione è stato molto più continuo di me, e questo ha fatto la differenza. Insomma, ha vinto più del 92% delle partite disputate, una statistica incredibile che soltanto pochi giocatori hanno saputo realizzare nella storia del nostro sport.

Lui nel 2024 ha giocato a un livello altissimo e merita di essere alla numero uno. Per me tutto questo deve rappresentare uno stimolo a lavorare e migliorarmi ancora, perché evidentemente non basta ciò che sto facendo per essere al suo stesso livello. E ripeto, averlo battuto nei tre incontri disputato non conta nulla, è una statistica che resta fine a se stessa”.

Il computo globale degli scontri diretti recita 6 vittorie per Alcaraz e 4 per Sinner, ma chissà se già a Melbourne non possa andare in scena l’11esimo confronto tra i due nuovi leader del tennis mondiale. Che un anno fa prima di Natale si concessero un ultimo match di allenamento prima di salutarsi e tornare a casa a festeggiare con le rispettive famiglie.

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