Se Jannik Sinner ha confessato di essere rimasto lontano dal telefonino dopo la sconfitta nella finale del Roland Garros persa contro di lui, Carlos Alcaraz ha rivelato di astenersi dal guardare i social soprattutto in alcuni momenti. E il motivo è terribile: riceve sempre più spesso insulti e minacce. Lo spagnolo lo ha confessato nella sala stampa del Queen’s, l’esclusivo torneo londinese che tradizionalmente anticipa l’appuntamento di Wimbledon, dove il campione murciano ha esordito superando al primo turno Adam Walton con qualche sofferenza di troppo.
- La confessione di Alcaraz: "Ho paura di certe offese"
- Ecco come Alcaraz neutralizza insulti e minacce
- Queen's, il debutto difficoltoso contro Walton
La confessione di Alcaraz: “Ho paura di certe offese”
Il momento più palpitante dell’incontro di Alcaraz coi giornalisti è stato – appunto – quello in cui ha parlato delle offese ricevute sui social. Un fenomeno, purtroppo, in costante aumento tra i tennisti, che non risparmia neppure i big come lui. Anzi, forse più un tennista è importante e ha una classifica di alto livello, più è esposto ai messaggi d’odio di una fetta molto consistente dei fan. “Sui social ricevo dei messsaggi davvero pesanti. Alcuni fanno anche paura, lo confesso”, ha sottolineato il numero 2 della classifica ATP.
Ecco come Alcaraz neutralizza insulti e minacce
Alcaraz non è entrato nel dettaglio delle minacce e delle contumelie ricevute, ma ha aggiunto di aver ben chiaro come neutralizzarle. “Non dirò esattamente cosa mi scrivono, ma soltanto che a volte sono messaggi talmente duri da procurare ansia. Succede soprattutto quando perdi, poi con l’esperienza impari che in quei momenti è meglio non leggere nulla. Da giocatore professionista devi imparare a convivere con tutto questo. Il mio consiglio? Quando le cose vanno male è meglio non guardare i social, perché la gente può essere davvero pericolosa“.
Queen’s, il debutto difficoltoso contro Walton
Alcaraz, naturalmente, ha parlato anche del match contro Walton, vinto sul punteggio di 6-4 7-6 e al termine di una prestazione non particolarmente brillante: “Non ho avuto modo di allenarmi a lungo sull’erba e non conoscevo bene il mio avversario”, l’ammissione dello spagnolo. “Il livello del suo tennis mi ha sorpreso, devo dire che la sua classifica attuale non riflette la qualità del suo gioco. Almeno, non su una superficie come l’erba”.