“Chi mi ridarà la vita che ho perso in questi anni?“. Il marciatore azzurro Alex Schwazer si è preso il palcoscenico dell’Ariston a Sanremo. Dopo l’archiviazione delle accuse penali per doping a suo carico da parte del gip di Bolzano, l‘atleta spera che si riapra ora il procedimento sportivo per annullare la squalifica fino al 2024 e partecipare così alle prossime Olimpiadi di Tokyo.
“Credo nessuno mi ridarà quello che mi hanno rubato, perché non si può tornare indietro, ma si può rimediare, non si possono perdere altre gare senza avere colpe – sono le parole pronunciate da Schwazer al conduttore del Festival, Amadeus -. La mia bimba mi vedrà in gara per qualificarmi, e poi alle Olimpiadi perché ho tanta determinazione a chiudere questo cerchio: ho vinto in tribunale, ma sono uno sportivo e vinco sul campo da gara“.
“Dopo quattro anni e mezzo – ha continuato – ho trovato un giudice coraggioso che voleva andare fino in fondo, voleva vederci chiaro e questa, nella sfortuna, è stata mia fortuna”, ha spiegato l’atleta altoatesino.
“Ho una bimba di 4 anni, un bimbo che sta per compiere cinque mesi. La famiglia mi ha aiutato a dare il giusto peso alle cose, in mezzo a tanta amarezza. Sogno ancora l’Olimpiade, vorrei che mia figlia mi vedesse gareggiare”.