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Alla scoperta di Fagioli, il Pirlo fatto in casa

Chi è il baby talento della Juve che ha debuttato contro la Spal

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Il Guardian ci ha avevo visto lungo prima di tanti altri: nel 2018 il giornale inglese aveva inserito Nicolò Fagioli tra i 60 talenti migliori del mondo – uno dei tre italiani, insieme a Salcedo e Pellegri. Da ieri non è più solo una promessa che potrebbe venire utile ma un classe 2001 che ha giocato da titolare con la Juventus, in coppa Italia contro la Spal. Piacentino doc, le stimmate del predestinato a sentire tutti quelli che lo hanno allenato – dalle giovanili del Piacenza alla Cremonese fino ai baby della Juve dove ha fatto tutta la trafila. In parallelo, così tanto per dire, la sta facendo anche con le giovanili della nazionale (dall’Under 15, all’Under 17, fino all’Under 19).

Un Pirlo nel destino per Fagioli

Era destino che dovesse allenarlo proprio quel Pirlo cui Fagioli comincia a somigliare, secondo molti. Si ricorderà che Pirlo era stato ingaggiato dalla Juve per allenare l’Under 23 dove la stella era proprio Fagioli. Poi l’esonero di Sarri, la promozione di Pirlo e via via anche quella di tanti ragazzi come Frabotta, Portanova e appunto Fagioli, l’ultimo sfornato dalla cantera bianconera.

La benedizione di Allegri

Fagioli si era fatto apprezzare già da Allegri, che fece affidamento su di lui nella tournée estiva negli Stati Uniti per l’International Champions Cup, concedendogli anche la possibilità in più di un’occasione di lavorare con la prima squadra e di giocare contro Bayern e Benfica, cui segnò anche un gol su rigore. La foto di quel pomeriggio è ancora lo schermo del suo cellulare: “Vederlo giocare a calcio quel ragazzo lì è un piacere, perché è un ragazzo del 2001 che conosce il calcio, conosce tempi di gioco, come ci si smarca, quando e come si passa la palla – disse Max – È bello vederlo giocare, e non è che tutti gli anni si vedano dei ragazzi così”.

La prima convocazione in A è stata il 27 gennaio 2019, per una partita di campionato all’Olimpico contro la Lazio. Qualche giorno prima del suo diciottesimo compleanno. Una panchina che gli è anche formalmente valsa lo scudetto, il primo trofeo della sua carriera. Quest’anno Pirlo fin dall’inizio del 2021 ha iniziato a portarlo regolarmente in panchina, ieri la gioia del debutto.

“Vengo da una famiglia di bianconeri, mio papà era della Juve, come mio nonno prima di lui” rivelò Fagioli a Il Foglio. Iniziò a seguirlo l’Inter ma arrivò prima la Juve. I genitori Laura e Marco lo lasciarono andare a 15 anni a Vinovo: “Dopo l’allenamento mi ricordo che mi sono fermato a guardare la prima squadra: erano i tempi di Pogba, Vidal e Marchisio. Sarei rimasto a studiarli per ore”.

Tra Messi e Ronaldo da piccolo aveva sempre scelto Messi, il suo giocatore preferito insieme a Dybala e Pirlo. “Poi ho visto CR7 allenarsi e ho cambiato idea”. Di sè diceva solo fino a poco tempo fa: “Io devo ancora migliorare molto; per esempio sono goloso, mangio un sacco di dolci. In prima squadra queste cose non si fanno; devo imparare anche io”.

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