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Alonso, Hamilton e l'infuocato Mondiale 2007: spuntano nuovi retroscena

Il campionato del mondo di Formula 1 del 2007, l'ultimo vinto dalla Ferrari, è stato tra i più chiacchierati di sempre, dalla lotta interna Alonso-Hamilton in McLaren alla Spy Story. Parla un ex ingegnere di Woking

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Due sono state nella storia recente della Formula 1 le edizioni dei campionati del mondo chiacchierate quasi più fuori dalle piste che sul piano tecnico. Entrambe, seppur distanziate da tre lustri, hanno avuto come protagonista Lewis Hamilton, che grazie alla propria longevità e alla propria competitività può essere a buon titolo considerato come l’anello di congiunzione tra due generazioni di piloti.

F1, quando Mondiale fa rima con polemica: i precedenti più celebri

Il primo riferimento va ovviamente all’infuocato duello 2021 tra il pilota inglese e Max Verstappen, quando la rivalità valicò anche i confini della correttezza con scontri in pista, eliminazioni reciproche e attacchi verbali fino al clamoroso epilogo di Abu Dhabi, con le polemiche annesse per la controversa gestione degli sdoppiaggi da parte della commissione di gara dopo il rientro della Safety Car che era entrata per l’incidente occorso a Nicholas Latifi. La vittoria di Verstappen fu quindi accompagnata da furiose polemiche da parte della Mercedes e di Hamilton in particolare, venendo poi ulteriormente avvelenata dalla violazione del Budget cup da parte della Red Bull, emersa nel 2022.

L’altro Mondiale “bollente” degli ultimi 15 anni fu quello del 2007, l’ultimo conquistato dalla Ferrari grazie a Kimi Raikkonen, laureatosi campione del mondo per la prima e unica volta della carriera all’ultimo GP in Brasile bruciando in extremis la coppia di piloti della McLaren, formata da un giovanissimo Lewis Hamilton e da Fernando Alonso. Tra il Leone di Stevenage, all’epoca debuttante in F1, ma già con le stigmate del predestinato, e l’asturiano, in arrivo dall’allora Renault dopo due Mondiali vinti consecutivamente, il feeling non nacque mai, complici i pessimi rapporti tra Alonso e i piani alti del team di Woking, a partire dall’allora direttore sportivo Ron Dennis.

F1, nuovi retroscena sul Mondiale 2007: “La McLaren non sostenne Alonso”

Un ulteriore spaccato del “clima irrespirabile” che caratterizzò la McLaren in quella stagione arriva dalle dichiarazioni di Mark Slade, ex ingegnere McLaren proprio in quegli anni, intervistato da ‘MotorLat’. Secondo Slade, oggi alla Haas come ingegnere di Kevin Magnussen, Alonso fu ostacolato dal team nella rincorsa al titolo mondiale e costretto a lasciare la scuderia al termine della stagione 2007, senza rispettare il contratto biennale firmato pochi mesi prima: “I problemi c’erano, ma riguardavano il team – ha ammesso Slade – l’atmosfera nella squadra era terribile, sono successe delle cose che hanno esasperato l’ambiente, bisognava gestire il tutto in maniera differente. Le cose non hanno funzionato a dovere, e ad essere onesti abbiamo buttato via il mondiale 2007. Penso che se Fernando fosse stato sostenuto correttamente, avremmo vinto sia il 2007 che il 2008, e poi chissà cosa sarebbe successo dopo”.

Il 2007 e lo scandalo Spy Story: lo scontro McLaren-Ferrari

Il Mondiale 2007, che vide Alonso iniziare con quattro podi nei primi cinque GP, due dei quali vinti, oltre che dalla rivalità anche generazionale tra Fernando ed Hamilton, deflagrata durante le prove del GP di Ungheria, quando Alonso di fatto negò la pole position al compagno di squadra effettuando un pit stop più lungo del necessario rallentando il compagno a propria volta in attesa di effettuare il cambio gomme (mossa che costò alla McLaren l’estromissione dal punteggio per la classifica costruttori in quel GP), fu caratterizzata anche dallo scandalo della Spy Story, il celebre spionaggio industriale con protagonista il compianto ex meccanico della Ferrari Nigel Stepney, scoperchiato anche grazie alle prove fornite alla Federazione da parte degli stessi Alonso ed Hamilton.

Il caos, scoppiato a stagione in corso, rese ancora più conflittuali i rapporti tra Fernando e la scuderia, nonostante il futuro ferrarista sia riuscito a restare in corsa fino alla fine per il titolo, complice il celebre errore commesso da Hamilton insabbiatosi nel GP di Cina, il penultimo della stagione.

“Lavorare con Fernando è stato fantastico – ha aggiunto Slade ha proposito di Alonso – Lui è il terminator della Formula 1, non si arrende mai ed è super veloce: sapevo di lavorare con qualcuno che cercava disperatamente di vincere tutte le gare. Non ho mai avuto problemi con Alonso”.

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