Josè Altafini è un commentatore senza peli sulla lingua. L’ex stella del Milan ha bocciato sonoramente la prestazione della squadra di Marco Giampaolo all’esordio in campionato di Udine, criticando non solo l’impostazione data dal nuovo allenatore, ma anche le scelte di mercato della dirigenza rossonera. Rispondendo alle domande di Radio Sportiva, Altafini ha di fatto individuato tre grandi difetti nella costruzione e nell’impostazione del nuovo Milan.
BUCO IN ORGANICO. La prima riguarda l’organico a disposizione di Giampaolo che, a suo parere, mancherebbe di giocatori in grado di dare uno strappo, un’accelerata decisa al gioco del Milan. “In questa squadra non c’è nessun giocatore che punti l’uomo – ha dichiarato Altafini – e in serie A non puoi giocare per tutta la partita scambiando il pallone e tocchicchiando. Il palleggio sterile non serve, Giampaolo dovrebbe dire a Paquetà, tra i pochi rossoneri in grado di dribblare, di puntare con decisione la difesa avversaria”. Questa mancanza del Milan deriva però da un errore della dirigenza, che non ha saputo scegliere l’adeguata strategia sul mercato estivo. “L’assenza di un giocatore che salti l’uomo doveva essere colmata in campagna acquisti – ha affermato Altafini – il Milan avrebbe potuto sacrificare Gigio Donnarumma e comprare un giocatore con queste caratteristiche”. Invece Maldini e Boban hanno deciso di tenere il portiere e, in attesa di portare a termine la trattativa con l’Atletico Madrid per Angel Correa, di puntare su giocatori già in organico per dare fantasia al gioco rossonero.
DOPPIONI IN CAMPO. Gli uomini impiegati finora da Giampaolo, però, non convincono Altafini. “Suso e Castillejo non possono giocare insieme, sono due elementi più o meno uguali, con le stesse caratteristiche”, ha aggiunto l’ex stella di Milan, Napoli e Juventus che ha poi graziato uno degli uomini più deludenti ieri a Udine. “Assolvo invece Piatek – ha dichiarato Altafini -, ha sbagliato due tiri in porta, ma i compagni non gli creano mai un’occasione da gol”.