Il corpo di Alvaro Prieto, giovane canterano del Cordoba, è stato ritrovato senza vita tra due vagoni di un treno nella stazione Santa Justa di Siviglia, la principale della città andalusa. Un luogo in cui era vietato l’accesso per la pericolosità. Dopo l’allarme per la scomparsa, lanciato nella notte di giovedì 12 ottobre, in seguito a una serata in discoteca, subito le forze speciali si sono attivate per cercarlo, ma il ritrovamento è avvenuto grazie ad una troupe televisiva. Dai quotidiani spagnoli sono emerse anche le prime ipotesi sulle cause del decesso, in seguito all’autopsia, che ha confermato la morte per folgorazione.
- Le ultime ore e il ritrovamento del corpo: la ricostruzione
- Le cause del decesso: le prime ipotesi e l'autopsia
- Il comunicato dopo il ritrovamento del cadavere
Le ultime ore e il ritrovamento del corpo: la ricostruzione
In diretta, un reporter di Tve, la rete nazionale spagnola, ha notato un corpo tra due vagoni, vestito con camicia verde e pantaloni beige, i colori degli indumenti di Alvaro Prieto. Le forze speciali sono accorse sul luogo e hanno confermato l’identità del giovane calciatore. La compagnia ferroviaria ha informato che il treno era fermo per un guasto da settimane e che la mattina del ritrovamento è stato spostato per un test.
Ma facciamo un passo indietro, per ricostruire l’accaduto. Nella notte di giovedì 12 ottobre, il ragazzo si era recato a Siviglia con un amico. Dopo aver passato la serata in discoteca, voleva tornare in treno a Cordoba, ma non ha potuto mostrare il biglietto ai controllori, a causa della batteria scarica del proprio cellulare. Per questo motivo non è stato fatto salire sul convoglio delle 7.35.
Ha cercato di prendere quelli successivi, ma senza riuscirci. Da lì si sono perse le sue tracce. L’ultima telecamera ad averlo avvistato, alle 10.35 di venerdì 13 ottobre, era nei pressi della ferrovia della stazione Santa Justa, dove poi dopo qualche giorno è stato ritrovato il cadavere.
Le cause del decesso: le prime ipotesi e l’autopsia
Stando i media spagnoli, il calciatore avrebbe perso la vita a seguito di un incidente mortale. Secondo i risultati preliminari dell’autopsia, Alvaro Prieto è morto per folgorazione. Il cadavere aveva le mani bruciate ed era senza capelli, conseguenze compatibili con una scossa elettrica fatale ed infatti tra i vagoni sono presenti cavi di alta tensione ed era vietato l’accesso proprio per la pericolosità del luogo.
Inoltre, l’avanzato stato di decomposizione del corpo avvalora l’ipotesi che il calciatore sarebbe morto lo stesso giorno della scomparsa. Come riporta El Mundo, le telecamere di sorveglianza di un distributore di benzina nelle vicinanze, hanno ripreso il ragazzo sul tetto del treno: “Il giovane si è aggrappato alla catenaria, è rimasto folgorato ed è caduto tra i vagoni dove è rimasto intrappolato” – questa la prima ricostruzione, che avrebbe portato alla morte.
Il comunicato dopo il ritrovamento del cadavere
Dopo il ritrovamento del corpo, RENFE ha rilasciato una dichiarazione in cui ha affermato che il treno era fuori servizio da diverse settimane a causa di un guasto. Questa la nota ufficiale: “Il treno dove è stato trovato il corpo del giovane scomparso era fuori servizio da settimane. In questi giorni non ha fatto alcun movimento e non è stato sottoposto a revisione o manutenzione. Era parcheggiato su un binario di raccordo presso il centro di trattamento tecnico di Santa Justa dal 24 agosto. Oggi (16 ottobre ndr) il treno stava effettuando un’operazione di manovra interna senza fornire servizi ai passeggeri. Renfe si è messa a disposizione della polizia per fornire tutte le informazioni necessarie alle indagini”.