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America's Cup, James Spithill verso il ritiro: "Grazie Luna Rossa, è ora che mi faccia da parte"

Oltre alla delusione per il ko contro Ineos, in casa Luna Rossa c'è da fare i conti con l'annunciato ritiro di James Spithill: l'America's Cup perde un protagonista.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non bastava la delusione, enorme, per la mancata conquista del ruolo di sfidante ufficiale nella 37esima edizione dell’America’s Cup. Perché la giornata che ha sancito la fine dei sogni di Luna Rossa rischia di riservare un’altra brutta sorpresa: James Spithill ha infatti annunciato che con ogni probabilità quella disputata contro Ineos Britannia è stata la sua ultima regata in una competizione legata alla più antica coppa del mondo della vela. Una sorta di ritiro che era nell’aria da qualche tempo, ma che il velista australiano sin qui aveva sempre cercato di tenere a distanza.

L’ammissione di Jimmy: “E’ tempo di farsi da parte”

Spithill ha parlato al termine dell’undicesima e decisiva regata della serie finale di Louis Vuitton Cup al canale ufficiale della manifestazione, lasciando intendere che quella odierna è stata probabilmente la sua ultima apparizione al timone di Luna Rossa e più in generale in una manifestazione che ha a che fare con l’America’s Cup. “Penso che la fine della mia avventura in questa meravigliosa competizione sia sempre più vicina”, ha commentato Jimmy.

“Quando guardo tutto il talento che c’è nel mondo della vela, specialmente in Italia, ma in generale in tutto il mondo, mi viene da pensare che è tempo di farsi da parte. Perché vedo tanti elementi che stanno facendo cose straordinarie e che sono già adesso a un livello migliore di quanto io non lo sia mai stato. Per questo dico che penso proprio di essere arrivato alla fine di un lungo viaggio, e che questa sia la naturale conclusione del percorso fatto in tutti questi anni”.

La prima America’s Cup senza Spithill dal 2010

Spithill è sembrato quasi restio nel voler pronunciare la parola “ritiro”, ma traspare chiara dalle sue parole la volontà di scendere definitivamente dalla barca. “Bisogna essere realisti, non sono stato abbastanza bravo nel riuscire a concedermi un’altra chance per arrivare a conquistare la coppa, e in virtù anche di questo ritengo che sia giunto il momento di appendere i guanti al chiodo. Non è facile ammettere a se stessi che è stato scritto l’ultimo capitolo, ma credo che siamo arrivati veramente alla fine”.

Parole dettate forse dalla delusione per non essere riuscito ad avanzare per la prima volta dopo 17 anni nella serie di regate che assegneranno la coppa delle 100 ghinee: Spithill infatti ha disputato tutte le finali dal 2010 al 2021, le prime tre con Oracle di Larry Elison, l’ultima con Luna Rossa nel Golfo di Hauraki.

Chiaro che nell’immaginario collettivo l’australiano resterà legato per sempre all’incredibile rimonta effettuata nel 2013 da BMW Oracle, che conquistò la coppa dopo essere stata sotto per 8-1, vincendo le ultime 8 regate e confezionando la più straordinaria rimonta che lo sport mondiale abbia mai saputo raccontare. Spithill vinse la finale del 2010 contro Alinghi, perdendo quelle del 2017 e del 2021 contro Team New Zealand.

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