Virgilio Sport

Anche Pellegatti dice addio, finisce l'era dei telecronisti tifosi

Lo storico giornalista Mediaset ha annunciato che non sarà più la voce delle partite del Milan.

Pubblicato:

Anche Pellegatti dice addio, finisce l'era dei telecronisti tifosi Fonte: 123RF

La rivoluzione in fatto di diritti televisivi che caratterizzerà l’annata calcistica 2018 del calcio italiano, e le successive due, ha portato alla svolta storica delle partite trasmesse in diretta attraverso il web. Insomma, niente banda larga, niente Cristiano Ronaldo, conseguenza del fatto che Mediaset, che deteneva i diritti del campionato insieme a Sky, ha dovuto cedere il passo alle nuove tecnologie. A propria volta tutto questo ha determinato l’estinzione del fenomeno delle “telecronache tifose”, ovvero l’opzione, sul secondo canale audio dei canali del Biscione, che permetteva ai tifosi di Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma di ascoltare una cronaca della partita molto particolare, effettuata appunto da un telecronista tifoso. Così, uno dopo l’altro, hanno dovuto “abdicare” tutti, da Christian Recalcati (Inter) a Carlo Zampa (Roma), fino al mitico Carlo Pellegatti.

Lo storico giornalista milanese, appartenente alla redazione di Mediaset, ha comunicato attraverso un post sul proprio profilo Instagram che “Le mie telecronache sono finite. Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito, con grande affetto, da Radio Panda a Premium Sport, in questi indimenticabili 35 anni… e sempre Forza Milan”. Pellegatti era stato il pioniere della “specialità”, legando la propria voce ai grandi trionfi del Milan durante l’epopea berlusconiana. Approdato a Mediaset sul finire degli anni ’80, Pellegatti ha fatto parte da subito anche della redazione di Milan Channel, uno dei primi canali tematici in Italia dedicati ad una squadra di calcio e proprio qui aveva iniziato a deliziare il popolo rossonero con le telecronache “tifose”, a partire dai primi anni 2000, per poi spostare la propria “arte” al servizio di Mediaset, dal 2007. I soprannomi dedicati ai giocatori del Milan hanno fatto storia, perché scelti con cura e rigorosamente mai di una sola parola. Su tutti, “Il Cigno di Utrecht”, ovviamente l’indimenticato Marco Van Basten, ma anche “Smoking Bianco”, riferito a Kakà, “Vento di passione”, alias Andriy Shevchenko, senza dimenticare David Beckham, “Il principe di cachemire” e Paolo Maldini, che non poteva che essere “Uno dei fondatori della patria”.

Insomma, vere e proprie perifrasi, sempre volte a rimarcare le caratteristiche tecniche principali dei giocatori. Così Fernando Redondo divenne Cartesio: “Cogito ergo sum” per la sua regia sublime, per lo stesso motivo Andrea Pirlo passò alla storia come “Trilli Campanellino”, mentre l’imperioso stacco di Oliver Bierhoff fece del tedesco “Gravità zero”. Per divertire un’ultima volta i tifosi, Pellegatti ha coniato soprannomi per i giocatori dell’attuale stagione. Ecco allora “Atlante il Titano Higuain. Demone Caldara. Molosso Bakayoko. Semaforo Rosso Reina. Falce Dentata Strinic. El Lustroso Castellejo. Vampata di calore Laxalt”. Ma tutti questi “Non li urlerò io però dal microfono” perché le telecronache sono finite. Facendo calare il sipario su un altro pezzo del calcio di una volta.

SPORTAL.IT

Tags:

Leggi anche:

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Liberati dell'amianto in modo sicuro

Caricamento contenuti...