Adrien Rabiot (forse) capirà. I tifosi della Juventus avevano un motivo speciale nella scelta su quale parte stare nella finale di Qatar 2022 tra Argentina e Francia. Da un lato Angel Di Maria e Leandro Paredes, dall’altra appunto Rabiot.
Comunque fosse andata a Torino sarebbe tornato almeno un campione del mondo, ma grazie al successo della Selección la Vecchia Signora è diventata la squadra che ha avuto il maggior numero di campioni del mondo nella storia: 27 contro i 23 del Bayern Monaco e a scongiurare il sorpasso è stato proprio l’esito della sfida di Lusail, dal momento che nella Francia c’erano ben quattro giocatori elementi in forza al club tedesco e, appunto, un solo bianconero.
- Di Maria campione del mondo, Pogba e Chiesa: Allegri aspetta la vera Juve
- L'Argentina e quel Di Maria a mezzo servizio: Juventus in apprensione
- Rinnovo o addio anticipato? Juventus, il futuro di Di Maria è un'incognita
Di Maria campione del mondo, Pogba e Chiesa: Allegri aspetta la vera Juve
Dettagli, ma non troppo, per una tifoseria che si tiene stretti in particolare i sei protagonisti bianconeri nell’Italia campione nel 2006 con Marcello Lippi in panchina, ma che soprattutto è adesso pronta a festeggiare adeguatamente, a coccolare e a far sentire importante Di Maria, reduce da una prima parte di stagione vissuta tra campo e infermeria a causa dei tanti infortuni muscolari che ne hanno condizionato il rendimento e che hanno di conseguenza tarpato le ali alle ambizioni di una squadra che di fatto non ha mai potuto contare sulla formazione tipo progettata in estate.
Colpa dei ritardi nella tabella di marcia del recupero di Federico Chiesa e complice il calvario di Paul Pogba, mai in campo dopo la lesione al menisco subita a luglio, la scelta della terapia conservativa, la successiva dietro marcia con l’operazione e i problemi muscolari che avvolgono tuttora nel dubbio la data dell’inizio ufficiale dell’avventura bis in bianconero del centrocampista francese.
L’Argentina e quel Di Maria a mezzo servizio: Juventus in apprensione
Il Di Maria visto nella prima ora della finale mondiale del Lusail Stadium è in grado di spostare gli equilibri della Serie A, nonostante il pesante gap che la Juventus accusa dalle prime posizioni, solo parzialmente ridotto dalla marcia che ha visto la squadra di Allegri concludere il 2022 con una striscia aperta di sei vittorie consecutive. Il tutto senza dimenticare che da febbraio in avanti i bianconeri saranno attesi dall’Europa League, palcoscenico sulla carta ideale per provare a dimenticare il fragoroso flop in Champions, nonché strada alternativa al campionato per assicurarsi nella prossima stagione la partecipazione alla competizione europea più importante.
Ma dal 4 gennaio si vedrà davvero il Di Maria ammirato in Qatar? Anche al Mondiale il Fideo ha mostrato la corda dal punto di vista fisico, disputando appena 200 minuti, recuperi esclusi, spalmati in cinque partite, nessuna delle quali per intero e nessuna giocata per più di 65 minuti. L’ex Real Madrid, Manchester United e Psg, incappato in un infortunio muscolare nella seconda partita contro il Messico, è addirittura entrato in campo solo negli ultimi 10 minuti dei supplementari nella semifinale contro l’Olanda, risultando un fattore solo nella finale, tra giocate sontuose, una buona dose di atletismo e la spettacolare rete del provvisorio 2-0.
È quindi logico che né Max Allegri né i tifosi della Juve riescano a immaginarsi in quale stato Di Maria tornerà in Italia dopo i pochi giorni di riposo e di festeggiamenti che gli spetteranno. Difficile immaginare che il Fideo possa essere una risorsa da sfruttare a tempo pieno, alla luce anche del calendario fittissimo di impegni che di fatto costringerà la Juventus e le altre squadre a giocare ogni tre giorni, quindi spetterà ad Allegri centellinarne la presenza in campo individuando le partite nelle quali il fresco campione del mondo potrà fare la differenza con la propria classe e se utilizzarlo a gara in corso o per la prima ora di gioco come fatto da Scaloni in Qatar.
Rinnovo o addio anticipato? Juventus, il futuro di Di Maria è un’incognita
L’altro macro-argomento riguarda le motivazioni con cui Angel si ripresenterà alla Continassa, con sullo sfondo lo spauracchio legato ad un possibile e clamoroso addio già a gennaio al calcio italiano. Tutti infatti nell’ambiente juventino sono consapevoli che la stagione di Di Maria era focalizzata proprio sul Mondiale, ciliegina sulla torta di una carriera già leggendaria e impreziosita dal record che fa del numero 11 dell’Argentina il primo giocatore della storia capace di segnare in una finale olimpica (Pechino 20008), in una finale continentale (Copa America 2021) e in una finale mondiale.
Una volta coronato il sogno, come Di Maria affronterà la seconda parte di stagione? Il pericolo “sindrome di appagamento” si staglia all’orizzonte, ma parlando di un campione di tale portata è più logico pensare che, al contrario, il trionfo in Qatar darà ulteriori motivazioni all’esterno per provare a farsi apprezzare anche dai tifosi della Juventus, che hanno visto finora solo a sprazzi le qualità del proprio aspirante beniamino, dal debutto con gol e assist contro il Sassuolo ai tre passaggi vincenti nella partita di Champions contro il Maccabi Haifa. Quanto al rischio di un addio immediato, il diretto interessato ha smentito più volte le voci, ribadendo di voler chiudere la stagione a Torino rispettando il contratto in scadenza al termine della stagione.
Anche in questo caso, tuttavia, il trionfo Mondiale potrebbe stravolgere la situazione e anticipare la tentazione di tornare nell’amato Rosario Central, meta già scelta per l’ultima recita della carriera, dove Di Maria potrebbe vivere una lunga prosecuzione di festeggiamenti. Più lontana l’ipotesi di un approdo in Brasile, dove c’è la corte del Botafogo, così come di un rinnovo del contratto con la Juventus, pronta dal canto proprio a mettere sul tavolo questa opzione già a gennaio.
Una stagione intera da campione del mondo in carica e leader della Juve dei giovani? Di Maria al momento non ci pensa, ma mai dire mai dopo l’ebbrezza mondiale…