Niente Tottenham, niente Premier League. Antonio Conte dopo la conquista dello scudetto sulla panchina dell’Inter si fermerà per un anno: “Questa situazione non è voluta – ha ammesso amaro –, ma la voglio sfruttare al massimo”.
“Sarà un anno in cui cercherò di studiare e continuare ad approfondire determinate situazioni. Sfrutterò il periodo per stare con la famiglia e per guardare calcio, che si evolve sempre e va avanti”, le parole del mister salentino, che ha lasciato i nerazzurri perché in disaccordo con il piano di ridimensionamento di Suning.
A Radio Rai Conte ha applaudito l’Italia di Roberto Mancini: “Il giudizio sugli Azzurri è sicuramente positivo, hanno fatto vedere unità intenti e grande voglia. Questo lascia ben sperare, mentre tra le altre squadre non vedo grandi sorprese. Anche la Germania la vedo favorita e può arrivare fino in fondo”.
“La cosa che mi sta piacendo di più della Nazionale è che trasmette sicurezza, c’è grande equilibrio tra fase offensiva e difensiva: questa è la cosa più importante quando si vuole ambire a risultati importanti. E’ importante che non prenda gol. Bisogna aspettare partite più impegnative, ma bisogna essere fiduciosi perché questi risultati non possono essere un caso”.
L’orrore per quanto successo a Christian Eriksen: “Sono stati momenti orribili che purtroppo ho vissuto da solo. Nel mondo del calcio vedere una situazione simile ti fa rimanere male. Ho avuto la possibilità di vivere a stretto contatto con Christian e vederlo con gli occhi sbarrati mi ha fatto stare male e mi ha colpito. Sono contento che la cosa si sia risolta, questa è la cosa più importante”.
“Ringrazio tutti i compagni per quello che hanno fatto e per la compostezza che hanno avuto. Bisogna essere preparati e chi è intervenuto lo ha fatto. Auguro a Christian di stare sereno, con la famiglia, poi ci sarà il tempo per le altre valutazioni. Il calcio viene dopo”.