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Arabia Saudita, Mancini via prima della fine: la Federazione lo scarica in tv, poi si corregge. Gli scenari

Coppa d'Asia, fanno rumore le parole del presidente della Federcalcio di Riad: "Inaccettabile che Mancini sia andato via prima dell'ultimo rigore". Ma l'esonero appare difficile.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

In Arabia Saudita non hanno preso bene la questione dell’uscita anticipata dal campo di Roberto Mancini, ancor prima dell’ultimo rigore della Corea del Sud e della conseguente eliminazione della nazionale biancovederde agli ottavi di finale della Coppa d’Asia. Il Ct italiano ha parlato di equivoco e si è scusato, nel frattempo però la protesta è montata tra i tifosi. E ha trovato proseliti, a quanto pare, anche nei piani alti della Federazione di Riad.

Mancini, il presidente della Federcalcio: “Inaccettabile”

Il presidente della Federcalcio saudita, Yasser Al Meshal, ha commentato a caldo le immagini del Mancio in fuga dallo stadio di Al Rayyan, dove si stava consumando il (primo) dramma della sua nuova Nazionale. E non sono state belle parole le sue: “L’uscita anticipata dal campo di Mancini è inaccettabile”. Poi perà il numero uno della federazione si è parzialmente corretto: “In ogni caso ha parlato ai giocatori negli spogliatoi ringraziandoli per quanto fatto in questa Coppa d’Asia”.

Le scuse del Ct e la spiegazione sull’uscita anticipata

Già in conferenza stampa Mancini aveva provato a spiegare l’accaduto, scusandosi: “Chiedo scusa, non volevo mancare di rispetto a nessuno, pensavo che fosse finita. Voglio ringraziare i miei giocatori per quello che hanno fatto in questa manifestazione, sono cresciuti molto. Sono felice e molto triste al tempo stesso. Felice perché siamo migliorati molto, abbiamo lavorato un mese insieme e questo è molto importante. Ora siamo una squadra. Chiaramente dobbiamo ancora crescere”.

Mancini-Arabia Saudita, che succede ora? Esonero difficile

Al di là delle dichiarazioni di facciata, a blindare Mancini non è tanto la fiducia o la stima dei dirigenti della federazione, ai minimi termini viste le prestazioni deludenti della squadra e gli ultimi risultati poco edificanti, quanto il peso di un contratto faraonico che, con le sue clausole, rende problematico un eventuale esonero persino per i ricchi sauditi. Rimangono però negli occhi le immagini di un Mancio nervoso, collerico con i suoi, quasi provato dal secondo tempo passato interamente a difendere in massa lo striminzito vantaggio. Prima della beffa al 9′ dei 10′ di recupero e dell’eliminazione ai rigori. Con quell’ultimo tiro che l’ex Ct della Nazionale azzurra non ha neppure visto.

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