Tanta emozione e lacrime accompagnano Atalanta-Lecce. Le squadre si rispettano e si stringono la mano con un punto a testa. Una prestazione d’orgoglio da parte dei salentini, scesi in campo per omaggiare il fisioterapista Graziano Fiorita, dopo le dure accuse alla Lega e il ricordo da pelle d’oca prima della sfida. Al Gewiss non si vedono molte azioni e a timbrare il cartellino ci pensano i due rigoristi: Karlsson e Retegui. Gasperini non riesce a distaccare il gruppone Champions, mentre Giampaolo conquista un punto sul Venezia.
- Atalanta-Lecce, il racconto del match
- Morte Fiorita, la protesta di Lecce e Atalanta
- Top e flop Atalanta
- Top e flop Lecce
Atalanta-Lecce, il racconto del match
La partita non regala molte occasioni, come se anche in campo volessero protestare contro i vertici del calcio. Ritmi non molto alti e gara che si accende soltanto al 22′ quando Carnesecchi con un miracolo ha deviato in angolo un bel tiro di Couilibaly. Passano pochi minuti e cambia il copione del match: colpo di testa di Baschirotto, mano di Hien e calcio di rigore per il Lecce con l’aiuto del Var. Dagli undici metri si presenta Karlsson che non sbaglia.
Nella ripresa i salentini cestinano l’occasione per il raddoppio: Coulibaly taglia alle spalle della difesa e serve Pierotti con un passaggio appena lungo, ma l’ala non riesce a fare gol con la porta quasi vuota. Bravo il portiere della Dea a cercare di occupare più spazio possibile. I padroni di casa cambiano qualcosa e al 64′ si rifanno vivi con Ruggeri che pesca Cuadrado sul secondo palo, ma il colombiano colpisce male il pallone di testa e non prende la porta.
L’ex Juve si rifà al 68′ quando punta Karlsson lo salta e viene leggermente colpito in area e La Penna assegna il penalty. Dagli undici metri Retegui realizza il suo 24esimo gol in Serie A e raggiunge il record di Inzaghi con la maglia dei bergamaschi. La rete del bomber italiano non scalda però i nerazzurri e la partita continua a navigare sulle onde della noia fino al triplice fischio.
QUI LE AZIONI SALIENTI DEL MATCH
Morte Fiorita, la protesta di Lecce e Atalanta
Prima del match il Lecce ha pubblicato una lunga lettera di proteste contro la decisione della Lega di non posticipare la partita a una data più lontana dopo la morte del fisioterapista Graziano Fiorita. Non solo parole ma anche fatti, il club salentino ha deciso di scendere in campo con una maglia bianca, senza loghi e senza stemmi e con scritto: “Nessun valore, nessun colore”. Una decisione forte e diretta. I salentini hanno ricevuto anche l’appoggio da parte della Curva dell’Atalanta che ha deciso di fare lo sciopero degli striscioni e delle bandiere.
All’ingresso in campo tanti applausi da parte del Gewiss Stadium e prima del minuto di silenzio dedicato al Papa è stato dedicato un bel pensiero anche a Graziano Fiorita, con De Roon che ha donato una corona di fiori al capitano Baschirotto. E dal settore ospiti è emerso anche un grande striscione con scritto “La morte è uguale per tutti”. Al momento dell’inno della Serie A si sono sentiti invece molti fischi. Un chiaro messaggio da parte di tutti.
Top e flop Atalanta
- Ederson 6.5 – È il motore dell’Atalanta, non può incepparsi altrimenti i nerazzurri restano a piedi. Corre per tre.
- Hien 5 – Non è ancora la solita roccia, viene preso spesso alle spalle ed è goffo in occasione del rigore.
- Pasalic 5 – Si perde sulla trequarti e non riesce a trovare la via di casa, quella che di solito porta al gol. Oggi il navigatore lo ha condotto al caos.
Top e flop Lecce
- Karlsson 6.5 – Ritrova il sorriso con un rigore freddissimo, poi però è meno lucido nell’affrontare Cuadrado. Gioia a metà.
- Baschirotto 6.5 – Tiene a bada Retegui e non gli concede respiro con una marcatura che potrebbe essere trasmessa nelle tv in bianco e nero.
- Coulibaly 6.5 – È il pendolo del Lecce: non scandisce il tempo ma oscilla tra le linee creando continui problemi alla difesa rivale.
- Pierotti 5.5 – Tanta sostanza, ma poca precisione. Cestina l’occasione per mettere l’Atalanta alle corde. Non coglie l’attimo vincente.