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Lecce costretto a giocare con l'Atalanta dopo la morte di Graziano Fiorita: il duro attacco alla Lega Serie A

Il durissimo comunicato del club salentino contro la Lega Serie A: "Giocheremo la partita dei valori calpestati con una anonima casacca bianca, senza colori, stemmi e loghi".

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

In campo ma con la morte nel cuore. In senso letterale, visto che il Lecce questa partita non la voleva proprio giocare. Non in questo momento. Non senza prima aver salutato per l’ultima volta Graziano Fiorita, più di un fisioterapista, letteralmente una delle anime dello spogliatoio del club salentino, scomparso improvvisamente nei giorni scorsi proprio alla vigilia della sfida con l’Atalanta, originariamente in programma nella serata di venerdì 25 aprile. La partita, come è noto, è stata riprogrammata dalla Lega Serie A – tra le polemiche – per la serata di domenica. Appena due giorni dopo la prima calendarizzazione. Un (non) rinvio che ha indispettito e amareggiato non poco il Lecce.

Atalanta-Lecce, il rinvio e le polemiche sulla nuova data

Dopo l’accoglimento della prima richiesta di rinvio, infatti, ha avuto origine un singolare (e tristissimo) balletto tra Lega e società pugliese. Alle richieste di ulteriore slittamento del match, almeno a dopo i funerali del povero Graziano, i dirigenti del Lecce si sono visti rispondere con l’elenco delle “punizioni” per chi non si presenta a una gara regolarmente in calendario: sconfitta per 3-0 a tavolino con tanto di punto di penalizzazione in classifica. E così, dopo aver posticipato la (ri)partenza per la Lombardia, ai salentini non è rimasto che partire nella stessa mattinata di domenica verso Bergamo. Non avrebbero retto a un’altra notte in albergo, dopo quella che è stata fatale a Fiorita.

La protesta del Lecce: “Valori calpestati, in campo in bianco”

Lecce regolarmente in campo, dunque. Anche e soprattutto per non rischiare di vedersi sottratto un punticino nella lotta salvezza: al momento Baschirotto e compagni sarebbero salvi, al quartultimo posto, proprio con un punto di vantaggio sul duo Empoli-Venezia. Ma con un’amarezza senza fine. Durissimo il comunicato diffuso sui social dalla società del presidente Sticchi Damiani: “Giocheremo la partita ‘dei valori calpestati’, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.

Il duro attacco alla Lega e l’inutile tentativo del ministro Abodi

Ma il comunicato è lungo e articolato. “L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce“. E ancora: “In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare”. Solo il ministro Abodi ha sposato la causa del Lecce: “Fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona”.

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