Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il campione olimpico Stefano Baldini ha parlato dell’esclusione di Jacobs e Tamberi per il premio atleta dell’anno: “Nel caso di Gimbo ci può anche stare, come ci può stare che sia 11°, 12° o 13°, se guardiamo non è nella lista nemmeno Barshim. Ma che non ci sia l’unico a vincere due ori maschili a Tokyo, che nella stagione ha vinto l’oro europeo indoor e stabilito due record… Suona molto strano, il bicampione olimpico non l’avrei mai lasciato fuori. Io sono del partito del chi se ne importa, la cosa fondamentale è aver portato a casa le medaglie. Ma se diamo valore a questi premi, è stata comunque una scelta che ha colpito e forse è arrivato il momento di capire come funziona”.
Per Baldini serve più chiarezza: “Credo che sia la volta buona per rendere pubblici quali sono i criteri di selezione. Se è legata alla presenza di tutte le specialità, se è una scelta tecnica, se si guarda a manifestazioni come la Diamond League, se invece viene preso in considerazione il ranking mondiale. Nel ranking Jacobs è al n. 25, Tamberi al n. 31. Tra gli atleti della lista ce ne sono due che stanno dietro di loro, Tentoglou (41) e Kipchoge (70). Non discuto le prestazioni dei 10 in lista, sono tutti fenomenali. E’ venuto il momento di chiarire come si decide, perché questi Awards spesso sono infilati nei contratti di sponsorizzazione per ottenere bonus”.