La data del 1° agosto 2021 resterà scolpita per sempre nella storia dello sport italiano grazie alle imprese realizzate quasi in contemporanea da Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs, capaci di conquistare sulla pista di Tokyo i titoli olimpici di salto in alto e 100 metri, come mai prima era successo all’atletica tricolore.
Eppure, i capolavori del saltatore marchigiano e dello sprinter di origini texane sono stati risultati poco più che ordinari, almeno secondo la Federazione internazionale di atletica leggera, che ha incredibilmente e anche inspiegabilmente deciso di non includere i due azzurri tra i dieci candidati al titolo di atleta dell’anno.
World Athletics ha infatti reso noto le dieci nominations per il settore maschile e i nomi di Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi non sono appunto tra i primi dieci. Davvero clamoroso, in particolare per Jacobs, che di ori a Tokyo ne ha conquistati due, avendo vinto anche la 4×100 insieme a Filippo Tortu , Fausto Desalu e Lorenzo Patta e che dei 100 metri ha pure stabilito il nuovo record europeo con il tempo di 9”80.
I “magnifici dieci”, peraltro, sono tutti campioni olimpici: si tratta del mezzofondista ugandese Joshua Cheptegei, oro nei 5000 metri, del pesista americano Ryan Crouser, dell’astista svedese Mondo Duplantis, del norvegese oro nei 1500 Jakob Ingebrigtsen, del keniano olimpionico di maratona Eliud Kipchoge, del triplista portoghese Pedro Pichardo, del discobolo svedese Daniel Stahl, del lunghista greco Miltiadis Tentoglou, del decatleta canadese Damian Warner e del norvegese oro e primatista dei 400 ostacoli Karsten Warholm.
Come spiegare tutto questo? World Athletics ha diffuso una nota in cui ha comunicato che “le nomination sono state selezionate da una giuria internazionale di esperti di atletica leggera, composta da rappresentanti di tutte e sei le aree continentali”.
Più chiarificatrice la specificazione del presidente della WA, Sebastian Coe, che ha precisato che “come sempre i World Athletics Awards premieranno gli atleti cha hanno mantenuto un alto livello di prestazioni lungo tutto l’arco dell’anno, non solo durante i Giochi Olimpici”.
Ecco allora che l’unica colpa di Jacobs può essere quella di aver fatto coincidere la fine della propria stagione proprio con l’Olimpiade, scegliendo di disertare, anche a causa di una condizione fisica non perfetta, i successivi appuntamenti della Diamond League.
Peccato che lo stesso non si possa dire per Tamberi , che un mese dopo Tokyo ha vinto anche a Zurigo riuscendo anche a conquistare il diamante della Diamond League e dando quindi la continuità richiesta alle proprie prestazioni, meritandosi sul campo, anzi in pista, un posto nella top ten del 2021, proprio come l’amico Marcell. Ma non per tutti.