Lo aspettavano alla stregua di un oracolo, anche perché su Issamade Asinga in tanti sono pronti a scommettere che nel futuro toccherà a lui raccogliere il testimone dei grandi velocisti del passato (Usain Bolt su tutti).
Ma la carriera sin qui precoce del talento del Suriname s’è già macchiata di una brutta sospensione per doping: in un controllo è stata riscontata la presenza di cardarina, contenuta nel farmaco sperimentale GW1516, che è stato testato in quanto capace di modificare il metabolismo ma che è stato sin qui considerato pericoloso per l’essere umano.
- Il monito della Wada
- Un'ascesa inarrestabile
- Carriera già a repentaglio?
- Come funziona il GW1516
- I test sui roditori
Il monito della Wada
Già lo scorso marzo la WADA aveva diramato in una nota la pericolosità di questo nuovo prodotto, considerato dopante poiché la stessa casa produttrice ne ha abbandonato gli sviluppi clinici dopo averne riscontrato una certa tendenza a generare problemi negli individui sui quali veniva somministrato (nel caso dei test condotti sui roditori si è vista una tendenza a generare neoplasie).
Sebbene lo scopo del farmaco era quello di aumentare la resistenza e bruciare i grassi, proprio la sua pericolosità ha convinto la WADA a inserirlo nella black list delle sostanze illecite. Questo significa che il GW1516 può essere acquistato soltanto sul mercato nero, anche se non è escluso che molti atleti ne abbiano fatto uso prima ancora che venisse messo al bando dall’agenzia mondiale del doping.
Un’ascesa inarrestabile
Asinga non è ancora ufficialmente squalificato, poiché la prassi impone che inizialmente l’atleta venga semplicemente sospeso in attesa delle controanalisi e delle delucidazioni del caso. Ma la sospensione gli impedirà comunque di prendere parte ai mondiali di Budapest, che scattano tra una settimana, dove il giovane atleta del Suriname (classe 2005) avrebbe certamente ricoperto il ruolo di outsider, degno candidato per trovare un posto in finale (dove si qualificano i migliori 8 tempi).
Poche settimane fa ai campionati sudamericani aveva stampato un favoloso 9”89, nuovo record Under 20, e pertanto il suo nome era rimbalzato da una parte all’altra del globo, anche perché chi lo conosce bene è convinto da tempo che il giovane Issam possa rivelarsi alla stregua dell’erede designato di Bolt.
Carriera già a repentaglio?
Ora però la vicenda del farmaco proibito rischia di tramutarsi in una vera e propria mazzata, con tanto di carriera già messa a repentaglio ancor prima di sbocciare.
Non è peraltro il primo caso di atleta sospeso per aver assunto il GW1516: già lo scorso anno il botswano Nijel Amos era stato fermato dopo che un controllo aveva trovato tracce della “cardarina”, successivamente squalificato per tre anni dalle competizioni.
Come funziona il GW1516
Per capire meglio cosa si nasconda dietro la sigla GW1516 è bene affidarsi alle informazioni già note: il prodotto, nato nei laboratori Glaxosmithkline, doveva inizialmente essere utilizzato per contrastare obesità, diabete e dislipidemia, agendo direttamente sul gene PPARG.
Tutto questo si è scoperto però essere anche un valido rimedio per agire direttamente sui muscoli, modificando il metabolismo che comincia a bruciare grassi per trarre energia e al contempo a consentire una crescita della massa muscolare, avendo una maggiore tolleranza al glucosio e quindi permettendo loro di lavorare meglio e con prestazioni migliori del normale.
I test sui roditori
Sui roditori utilizzati nei test è stato visto come quelli interessati dal trattamento sperimentale avessero un grado di resistenza doppio rispetto ai simili che non erano stati trattati con il farmaco.
E questo, a detta di alcuni medici, potrebbe essere replicato nell’uomo, con evidente alterazione delle prestazioni. A interrompere però la sperimentazione ha contribuito piuttosto la scoperta di quanto il GW1516 potesse risultare cancerogeno per gli esseri viventi, cosa che ha convinto l’azienda farmaceutica a fermare ogni tipo di sviluppo.
Qualche atleta senza scrupolo, però, ha pensato bene di procurarsi la sostanza sul mercato nero (perché ne esistono comunque esemplari disponibili), così da migliorare le proprie prestazioni. Difficile dire se Asinga l’abbia fatto o meno con l’intento di voler “aggirare” le norme o se si sia trattato solo di una “leggerezza”.
Di sicuro c’è che da oggi tutti lo guarderanno con occhi sospetti, dopo averlo ammirato stupiti per i tempi fatti registrare nelle scorse settimane. Marcell Jacobs invece ha perso un potenziale rivale: tutto sommato, all’Italia dell’atletica la cosa non è che poi debba dispiacere più del dovuto.