Sopra Armand Duplantis c’è davvero solo il cielo. E nessuno è mai riuscito ad arrivarci così vicino: il nuovo primato del mondo nell’asta, portato a 6,24, testimonia la grandezza del fuoriclasse svedese, che nella stagione che porta all’edizione estiva dei giochi olimpici di Parigi manda un messaggio forte e chiaro a se stesso, ma anche e soprattutto alla concorrenza. Saltando come nessuno aveva mai fatto prima nel corso della tappa inaugurale della Diamond League 2024, in corso di svolgimento a Xiamen, in Cina.
- L'ottavo record di Armand, un atleta come nessuno
- Un salto... con margine: Duplantis poteva alzare l'asticella
L’ottavo record di Armand, un atleta come nessuno
Il primato mondiale è stato ritoccato di un centimetro rispetto a quello che già apparteneva a Duplantis, stabilito lo scorso settembre nelle finali di Diamond League a Eugene, sulla stessa pista dove già nel 2022 si spinse a 6,21. Lo svedese detiene anche il record indoor stabilito nel febbraio del 2023 in Francia, a Clermont-Ferrand, ma è chiaro che adesso tutti gli occhi del mondo si sposteranno sull’evento per eccellenza dell’atletica, con le olimpiadi di Parigi che potrebbe diventare il palcoscenico ideale per aggiornare una volta di più il libro dei record.
Per Duplantis, quello ottenuto a Xiamen è l’ottavo primato assoluto tra outdoor e indoor ottenuto nel corso degli ultimi 4 anni, a riprova di una crescita esponenziale che già oggi ne fa il miglior saltatore con l’asta di tutti i tempi, capace di andare oltre i primati stabiliti da Sergej Bubka (che si “fermò” a 6,14 nel meeting di Sestriere del 1994).
Un salto… con margine: Duplantis poteva alzare l’asticella
La cosa che sorprende maggiormente è che Duplantis, 25 anni da compiere il prossimo novembre, il nuovo primato del mondo lo ha stabilito al primo salto della gara di Xiamen, dando la sensazione di poter davvero andare oltre i propri limiti.
Il campione olimpico e mondiale in carica (ha conquistato l’oro sia a Eugene nel 2022 che a Budapest lo scorso anno) ha reso praticamente inavvicinabile qualsiasi rivale (il secondo, lo statunitense Sam Kendricks,a più di 40 centimetri), riuscendo a catalizzare su di sé l’attenzione e mostrando una condizione che a tre mesi dai giochi appare davvero notevole.
A rendere il tutto ancora più surreale, la consapevolezza di aver saltato ben oltre i 6,24: ci sarebbe stato margine per alzare ulteriormente l’asticella di almeno 3-4 centimetri, e probabilmente il risultato sarebbe stato ugualmente vincente. Una dimostrazione lampante di superiorità che consegna alla storia un talento unico nel suo genere, capace di arrivare 10 centimetri più in là di una leggenda vivente come Bubka, dominatore dell’asta per un decennio abbondante a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 (e non più eguagliato per almeno una ventina d’anni).
Duplantis sarà tra le stelle impegnate a Roma nei prossimi campionati Europei, in programma del 7 al 12 giugno, ultimo grande appuntamento in preparazione alla campagna olimpica di inizio agosto. Quando la storia probabilmente farà ancora una volta tappa in Svezia.