Un finale di stagione migliore sarebbe stato difficile da sceneggiare. A Eugene, negli Stati Uniti, è in corso la finale della Diamond League che di fatto chiude una lunga stagione dedicata all’atletica e sono arrivati due risultati clamorosi con i record mondiali di Armand Duplantis e Gudaf Tsegay nel salto con l’asta e nei 5000 metri.
- Armand Duplantis nella leggenda: vola a 6.23
- Gudaf Tsegay da leggenda: sfiora il muro dei 14 minuti
- Diamond League: Fabbri ancora sopra i 22 metri
Armand Duplantis nella leggenda: vola a 6.23
Armand Duplantis si candida a essere sempre di più uno dei volti dell’atletica leggera mondiale. La IAAF aspettava da tempo un atleta come lo svedese capace di risvegliare l’amore per una disciplina tecnica come il salto con l’asta e sembra proprio averlo trovato: il principe dell’asta ha piazzato il suo ennesimo record mondiale a Eugene salendo a 6.23 al primo tentativo e dando la sensazione che la sua scalata non sia ancora terminata. Il campione del Mondo e campione olimpico ha ritoccato di un centimetro il primato che già gli apparteneva.
Gudaf Tsegay da leggenda: sfiora il muro dei 14 minuti
Una prova clamorosa ed esaltante quella di Gudaf Tsegay. L’atleta etiope ha fatto il suo ingresso nella storia dell’atletica leggera conquistando il record dei 5000 metri femminili e sfiorando anche la possibilità di abbattere un muro quello dei 14 minuti. La 26enne etiope a Eugene ha infatti fissato il cronometro sul tempo di 14’00”21, demolendo il precedente primato che apparteneva all’etiope Faith Kipyegon che lo aveva corso lo scorso 9 giugno a Parigi (14’05”20). La Tsegay detiene anche il record dei 1500 metri indoor.
Diamond League: Fabbri ancora sopra i 22 metri
Dopo la gara di ieri di Andy Diaz che ha conquistato la sua seconda Diamond League nel salto triplo (ma la prima da italiano), oggi è stato anche il turno di Leonardo Fabbri. L’azzurro che ha conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest ha dimostrato di essere atleta solidissimo. A Eugene è rimasto ai piedi del podio piazzandosi al quarto posto ma riesce a piazzare l’ennesimo lancio che supera i 22 metri (22.31) e certifica il suo ruolo tra i migliori al mondo nel lancio del peso.